Azocor® 7 S20, la nuova formulazione che arricchisce la Linea Azocor®
Il prodotto di Fomet si presenta in forma pellettata, con dimensioni facilmente gestibili da qualsiasi spandiconcime moderno
Il 2023 si conclude in modo importante per Fomet Spa. La storica Linea Azocor®, che da sempre rappresenta un punto di forza tra le proposte nutrizionali del catalogo, viene arricchita con un nuovo formulato: Azocor® 7 S20.
La composizione rispecchia le matrici organiche diversificate che hanno sempre caratterizzato la gamma Azocor® e che garantiscono una diversa cessione dei contenuti e un'ampia azione microbiologica del terreno.
Il giusto equilibrio di miscelazione e reazione, frutto di esperienza ultra ventennale, ne permette il funzionamento equilibrato alla coltura, cosa che si richiede ad un fertilizzante organico.
La base di tutto è sempre rappresentata dalla "matrice organica umificata di letami", frutto del processo di fermentazione naturale di Fomet del quale si è studiata l'evoluzione microbiologica racchiusa sotto il nome Afrodite®, e che fornisce famiglie di bacilli utili alla vitalità biologica dello spazio in cui si accrescono le radici e ne occupa le nicchie ecologiche. Nel caso specifico, le analisi quantificano in 5x107 UFC/g-prodotto la forza microbiologica del prodotto. Con la sua distribuzione si creano, pertanto, i presupposti nel terreno per un sano diffondersi dei peli radicali in cerca di nutrizione e acqua.
Nella formulazione si prosegue con l'integrazione di matrici sempre di origine animale afferenti a varie tipologie di farine proteiche, con modalità di mineralizzazione diversa, in quanto diversa è la loro complessità proteica.
Si garantisce pertanto una progressiva cessione dell'azoto organico, ma anche degli altri elementi contenuti, per circa 60-90 gg. Questo intervallo di tempo è funzione ovviamente del tipo di condizioni in cui si opera: terreno, irrigazione, temperatura, tipo di coltura.
Il tutto viene completato con l'integrazione di un elemento molto ambito nei fertilizzanti destinati ai suoli italiani: lo zolfo (S). Inserito per un valore molto elevato pari al 20% di zolfo micronizzato, libera nel tempo 50 unità di zolfo solubile (SO3), che svolgono come noto due funzioni: una nutrizione solforata importante soprattutto per alcune famiglie di colture, e una progressiva azione acidificante.
Si ricordano in particolare:
- gli effetti positivi sulla caratterizzazione proteica del frumento duro, soprattutto nei tempi odierni dove sempre più rilevanti sono i "parametri di filiera";
- rimanendo tra le colture estensive, doveroso è ricordare il colza e l'erba medica, che rispondono bene allo zolfo;
- il contributo nella costruzione delle molecole solforate che determinano il profumo/gusto di aglio e cipolla;
- l'effetto positivo sull'assorbimento che si genera a colture quali fragole, pomodoro, brassicacee in genere.
Non da meno è l'azione correttiva della componente zolfo contenuta da Azocor® 7 S20. Si ricorda che l'intervallo ideale di pH in zona di assorbimento radicale si colloca tra 6-6,5 e 7. Anche la velocità di assorbimento dei nutrienti da parte dei vegetali dipende dal pH; in genere gli anioni, inclusi nitrati e fosfati, vengono più rapidamente assimilati in condizioni di debole acidità. Lo zolfo è quindi il correttivo per eccellenza dei suoli alcalini in quanto subisce una biossidazione ad acido solforico.
Quanto sopra a maggior ragione se lo zolfo viene distribuito associato alla sostanza organica, parte della quale ricca di attività microbiologica che ne "attiva" l'azione.
Azocor® 7 S20 si presenta in forma pellettata, con dimensioni facilmente gestibili da qualsiasi spandiconcime moderno. Esprime un peso specifico pari a 0,7-0,8 kg/litro. Può essere distribuito a pieno campo, es. in copertura cereali autunno-vernini, ma anche localizzato in banda di 40-60 cm alla base dei trapianti orticoli; cosi pure in sarchiatura con tramoggia da 200-250 kg su orticole a ciclo lungo.
In generale i dosaggi possono essere cosi riassunti, per le principali colture "vocate":
(Fonte: Fomet)
Per ulteriori informazioni, consulta il sito di Fomet