Cipolla

Classificazione coltura: Ortaggi > Ortaggi a bulbo
Cipolla - Coltivazione e fertilizzanti consigliati - Colture - Fertilgest
Classificazione botanica
Famiglia: Liliaceae
Genere: Allium
Specie: Allium cepa L.
La cipolla (Allium cepa L) è una bulbosa, appartiene alla famiglia delle Liliaceae, anche chiamate Alliaceae. La cipolla è una pianta erbacea biennale probabilmente originaria degli altipiani dell’Asia Centrale e dell'Afghanistan.
Dimensioni e colore del bulbo variano a seconda della cultivar: può essere grande o piccolo, globoso o ovoide, sempre rivestito da squame fogliari concentriche carnose (la parte commestibile) e da squame esterne sottili e cartacee di vari colori (bianco, giallo o rosso); le radici sono sempre superficiali.
In Italia le regioni maggiormente interessate a questa coltura sono l’Emilia-Romagna, la Sicilia, il Piemonte, la Puglia, la Campania ed il Veneto.
 

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Le cipolle vengono coltivate sia per i bulbi che per il prodotto fresco detti cipollotti. I bulbi possono essere raccolti prima della maturazione: in questo caso vengono commercializzati come cipollotti o cipolle verdi. Sono raccolti in primavera e in genere hanno un gusto più delicato rispetto al bulbo maturo.
È una pianta che ha bisogno di un terreno fertile, organico, fresco ma mai troppo inzuppato di acqua. Predilige terreni di medio impasto tendenzialmente sciolti ma si adatta anche a quelli argillosi purché freschi, profondi, ricchi di sostanza organica, con buona disponibilità di acqua.  Predilige terreni con valori di pH tra 6 e 7. È consigliabile una rotazione colturale lunga (ogni 4-5 anni).
Diversi tipi di cipolla richiedono diverse condizioni climatiche e diverse ore di sole ogni giorno. La coltivazione da seme avviene piantando i semi direttamente nel terreno a 1 cm di profondità; una volta avvenuta la semina bisogna attendere dai 90 ai 120 giorni prima del raccolto. Nei climi miti la cipolla può essere coltivata anche in inverno, altrimenti la cipolla è una pianta tipicamente primaverile.
Anche l’eventuale concimazione organica va effettuata alla coltura precedente o al massimo nell’autunno–inverno precedente l’impianto, per ridurre la possibilità di marciumi ai bulbi.
Si ritengono dei medi dati produttivi, valori pari tra 30-40 ton/ha, con punte di oltre 60 ton/ha per le tipologie e le annate più produttive.
Le quantità di azoto da apportare sono pari alle asportazioni della presunta produzione. Vanno evitati gli eccessi di azoto, sia organico che minerale, che favoriscono lo sviluppo delle foglie a discapito della dimensione e della qualità dei bulbi e ritardano la maturazione, ma va ricordato che le carenze di azoto possono favorire la prefioritura, con grave danno alla produzione.
L’eventuale concimazione organica va effettuata alla coltura precedente, anche per ridurre la possibilità di marciumi ai bulbi.

 
Il fosforo influenza la formazione delle radici. La pianta della cipolla ha un apparato radicale superficiale, dove solitamente il fosforo è presente nelle più alte concentrazioni. L'assorbimento del fosforo è abbastanza efficiente, quindi le carenze si manifesteranno meno frequentemente. A normali concentrazioni di fosforo nel terreno, la nutrizione di questo elemento è garantita dalle dotazioni del terreno. La pianta risponderà quindi poco alla concimazione di fosforo. In caso di una ridotta disponibilità nel suolo, è ovviamente necessario prevenire le carenze di fosforo con concimazioni fosfatiche.

 
Il potassio supporta la sintesi, il trasporto e l’accumulo di carboidrati dalle foglie agli organi di riserva. Rafforza la struttura della pianta agendo sulle sue cellule ed i suoi tessuti.
Innalza la tolleranza ai suoli calcarei e salini, riequilibrando rapporti cationici sbilanciati nel suolo (es.: eccesso di sodio, calcio o magnesio).
Lo zolfo è il maggiore costituente di aminoacidi essenziali ed è coinvolto nella formazione delle proteine. Nella cipolla, lo zolfo è molto importante per ottenere una resa abbondante e, soprattutto, una buona qualità dei bulbi.
L’aroma tipico della cipolla, quello cui deve il successo nelle cucine di tutto il mondo, è dovuto alla presenza di composti contenenti zolfo. La funzione più probabile di questi composti è difensiva: si tratta di vere e proprie armi chimiche contro parassiti e predatori, accumulate in quantità nel bulbo di cui si stima rappresentino dall’1 al 5 % del peso secco. La pianta spende molte delle sue energie nella sintesi di questi composti che sono anche una forma di accumulo per l’azoto e lo zolfo nel bulbo dormiente durante la stagione invernale. É quindi necessario apportare Zolfo attraverso l’utilizzo di solfato di potassio e, se possibile, anche perfosfato minerale e solfato ammonico.
In virtù dei molteplici ruoli che svolge nel metabolismo della pianta - nella fotosintesi, nell’assorbimento e nel trasporto dei nutrienti ed in molti processi enzimatici - il magnesio è un elemento nutritivo essenziale per una produzione di qualità sia da un punto di vista agronomico che nutrizionale per la cipolla.
La preparazione del terreno è un’operazione molto importante per la cipolla, al fine di evitare ristagni idrici con conseguente sviluppo di marciumi dei bulbi, in particolare nei terreni argillosi, nei quali un cattivo sgrondo delle acque favorisce gli attacchi da parte di Fusarium spp.
In pieno campo è consigliabile un’aratura a 25-30 cm di profondità, magari abbinata a una ripuntatura, con interramento dei residui colturali che miglioreranno le caratteristiche del terreno e aumenteranno il tenore di sostanza organica di cui la cipolla è abbastanza esigente.
La semina viene normalmente effettuata con seminatrici di precisione di tipo pneumatico e utilizzando sia seme nudo che confettato o ricorrendo a seme posto su nastro di materiale che si decompone con l'umidità del terreno.
La distanza di semina varia in funzione della destinazione finale del prodotto (file distanti 15-20 cm per quelle a bulbo grosso, 8-10 cm per quelle a bulbo più piccolo). Il seme va posto a una profondità di 1-2 cm. Dopo la semina è consigliabile effettuare una leggera rullatura per far meglio aderire il terreno al seme. L'epoca di semina va da settembre a dicembre per le cipolle da consumo fresco, a raccolta primaverile, e da gennaio ad aprile per quelle da serbo, a raccolta estivo-autunnale, per sottaceti e da industria. Anziché effettuare la semina diretta è possibile ricorrere anche al trapianto di piantine ottenute in vivaio in contenitori alveolari, accorciando così il ciclo di circa 2-3 settimane.
La cipolla, pur non presentando particolari esigenze nutritive, richiede comunque una buona fertilità del terreno. La concimazione deve essere (nella grande coltura) esclusivamente minerale in quando quella organica, in genere a base di letame bovino, può pregiudicare la conservazione dei bulbi e favorire l'attacco di funghi patogeni e nematodi. Meglio se la concimazione organica venga effettuata sulla coltura precedente.
La cipolla necessita di azoto soprattutto nel periodo che va dalla germinazione alla formazione del bulbo, mentre ha un particolare fabbisogno di fosforo e potassio nei 20 giorni che precedono la raccolta; apporti azotati tardivi possono avere ripercussioni negative sulla conservabilità del prodotto.
A causa dell'apparato radicale molto superficiale, la cipolla è molto sensibile agli stress idrici e pertanto occorre intervenire con frequenti irrigazioni, ma di limitata entità. Gli interventi irrigui, di norma, dovrebbero essere sospesi 20-30 giorni prima della raccolta.
Irrigazione
Il ridotto sviluppo dell'apparato radicale rende la cipolla molto sensibile agli stress idrici. Data l'elevata suscettibilità ai marciumi radicali, però, gli apporti idrici devono essere frequenti e di limitata entità. Durante le prime settimane di sviluppo sono consigliate irrigazioni di 100–200 m³/ha, per poi passare a 300–400 m³/ha durante la fase di ingrossamento del bulbo.
In totale, per l'intero ciclo vegetativo sono necessari 1000–2500 m³/ha di acqua, a seconda dell'ambiente e del clima.
In genere gli apporti idrici vengono effettuati per aspersione, sospendendoli 10-30 giorni prima della raccolta oppure quando il 20-25% dell'apparato fogliare si è adagiato spontaneamente sul terreno. Ulteriori apporti infatti, potrebbero danneggiare la conservabilità dei bulbi.
 

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Forum - Ultima discussione su cipolla

Cipolla

Buongiorno, vorrei seminare direttamente Cipolla di Tropea lunga evitando il trapianto per vendita di cipollotto e cipolla fresca. Seminerei con seminatrice in serra ad ottobre 2017, per raccolta in primavera 2018 bagnando a pioggia. Distanza tra le file 25 cm e 5-10 cm sulla fila. Vi sono differenze di risultato (miglior radicamento e sviluppo del bulbo) tra la semina diretta ed il trapianto in autunno con semina in settembre? Vi sono rischi di prefioritura per gli sbalzi termici? Gradirei avere contatti da professionisti adibiti alla suddetta coltivazione. Preciso che la zona di semina è in Piemonte, in Provincia di Asti a 136 metri sul livello del mare. Grazie

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