Un approccio innovativo per il benessere di pesco, albicocco e susino
Induttori di resistenza nelle drupacee: Rovensa Next propone Mimetic, il concime che stimola i meccanismi Isr e Sar e migliora la tolleranza agli stress ambientali

(Foto di archivio)
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Negli ultimi anni, la crescente necessità di ridurre l'uso di fitofarmaci convenzionali e la maggiore attenzione verso la sostenibilità e la qualità delle produzioni hanno spinto l'agricoltura verso soluzioni più naturali. In questo contesto, gli induttori di resistenza si stanno affermando come strumenti efficaci nelle strategie di difesa integrata, in particolare nelle drupacee come pesco, albicocco, nettarino e susino.
Queste colture sono spesso soggette a patologie ricorrenti come bolla, monilia, batteriosi, ruggine che possono compromettere la resa e la qualità. Gli induttori di resistenza non agiscono direttamente contro i patogeni, ma stimolano le difese naturali della pianta, rendendola più pronta e resiliente agli stress biotici e abiotici, come sbalzi termici, stress idrici o danni di vario genere.
I principali meccanismi attivati sono:
- Isr (Induced Systemic Resistance), stimolata da microrganismi benefici o composti naturali;
- Sar (Systemic Acquired Resistance), attivata in risposta a infezioni o segnali esterni, creando una sorta di "memoria immunitaria".
L'adozione degli induttori consente una riduzione dell'input chimico e una maggiore efficacia nella gestione delle malattie, soprattutto nelle fasi fenologiche più delicate.
Mimetic: la tecnologia HPC al servizio delle drupacee
In questo contesto si inserisce Mimetic, un concime innovativo a base di zinco e manganese complessati con acidi organici, pensato per attivare i meccanismi naturali di autodifesa e promuovere la rigenerazione dei tessuti danneggiati.
Grazie alla tecnologia HPC, Mimetic sfrutta la sinergia tra acidi fenolici naturali e microelementi strategici, garantendo un effetto sistemico e un'elevata mobilità sia per applicazione fogliare che radicale.
Le componenti fenoliche (acido gallico e pirogallico) attivano direttamente i meccanismi Isr/Sar. Questo rende Mimetic particolarmente utile dopo eventi climatici estremi come grandinate o sbalzi termici, in presenza delle prime manifestazioni di patologie come la bolla o la ruggine, oppure quando si coltivano varietà più sensibili o ci si trova in momenti fenologicamente critici.
Mimetic si distingue per la sua flessibilità di utilizzo, risultando adatto sia in conduzione biologica che convenzionale. Le applicazioni fogliari sono consigliate dalla fase di scamiciatura per tutto il ciclo, con un dosaggio di 2–4 L/ha, ripetuto in tre interventi distanziati di 8–10 giorni. La compatibilità con i fungicidi lo rende facilmente integrabile nei piani di difesa, contribuendo al rinverdimento fogliare e alla stimolazione dei germogli.
Le drupacee attraversano fasi fenologiche particolarmente sensibili, come la fioritura e l'allegagione, in cui anche lievi squilibri possono compromettere la produttività. Nella fase di accrescimento dei frutti, invece, è la qualità finale a risentirne, mentre durante l'estate si verificano spesso escursioni termiche e carenze idriche. In tutte queste situazioni, Mimetic fornisce un supporto completo stimolando la fotosintesi e la produzione di energia, rafforzando le pareti cellulari, attivando i meccanismi di resistenza sistemica e migliorando la tolleranza agli stress termici, con una conseguente riduzione delle cascole e un migliore sviluppo vegetativo.
In sintesi, Mimetic rappresenta la una nuova generazione di soluzioni agronomiche capaci di conciliare produttività, salute delle piante e rispetto per l'ambiente.
(Fonte: Rovensa Next)
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