2025
7

La concimazione è sempre fondamentale, soprattutto in caso di carenza di ferro

I prodotti di Agribios per gestire la carenza di ferro possono aumentare la fertilità del suolo e nutrire in maniera equilibrata e continua le colture. Agrinutrient Bio è la novità 2025, un concime pellettato a base di solfato ferroso con magnesio e zolfo

La concimazione è sempre fondamentale, soprattutto in caso di carenza di ferro - le news di Fertilgest sui fertilizzanti

I sintomi della carenza di ferro sono ingiallimenti internervali dei lembi fogliari, crescita stentata e produzione ridotta

Fonte immagine: Carlo Alberto Antoniazzi - Agribios Italia

La nutrizione delle piante non è un optional, ma un pilastro su cui costruire produttività e qualità delle colture. A sottolinearlo è Carlo Alberto Antoniazzi, agronomo di Agribios Italiana: "La mancanza di concimazione incide negativamente sulle colture, riducendo drasticamente le produzioni: fino al 50-60% all'anno nelle colture erbacee e dal 10 al 20% in quelle arboree".


Se concimare è fondamentale, quindi, anche concimare bene lo è. Spesso, infatti, si tende a concentrarsi solo sui macroelementi - azoto, fosforo e potassio - trascurando il ruolo essenziale dei meso e microelementi. Tra questi, il ferro merita particolare attenzione: una sua carenza compromette il metabolismo delle piante, riduce le rese e influisce negativamente sulla qualità del raccolto.


E proprio con l'arrivo della primavera e il risveglio vegetativo delle colture, l'intensa attività metabolica potrebbe far emergere problemi da ferro carenza a causa dell'elevata probabilità che nei suoli si verifichino condizioni predisponenti, ovvero umidità elevata e basse temperature. "Serve maggiore consapevolezza: il ferro è importante tanto quanto gli altri elementi presenti nella tavola periodica e noti in agricoltura", sottolinea Carlo Alberto.


Clorosi ferrica: un problema diffuso

Ingiallimenti internervali dei lembi fogliari? Crescita stentata e produzione ridotta? Questi sono alcuni dei sintomi più frequentemente associabili alla clorosi ferrica, una fisiopatia legata alla scarsa disponibilità di ferro nel suolo.


Questo microelemento è essenziale per la fotosintesi e per i processi metabolici chiave come la respirazione, la sintesi del Dna e degli ormoni. La sua carenza riduce la produzione di clorofilla, compromettendo la capacità della pianta di produrre energia.


Il problema è particolarmente diffuso nei terreni con pH elevato, ricchi di calcare attivo e con elevata presenza di ossigeno. In queste condizioni, il ferro diventa insolubile e quindi non assimilabile dalle piante. Ma non solo: la ferro carenza può essere aggravata dall'antagonismo con altri elementi nutritivi come calcio, magnesio, zinco e rame.


Alcune colture sono più sensibili di altre. Tra le erbacee, fragola, fagiolino, cavolfiore, cavolino di Bruxelles, fagiolo e pomodoro manifestano frequentemente sintomi di clorosi ferrica. Nei cereali, l'ingiallimento si diffonde rapidamente dalle foglie giovani a quelle più vecchie. Per quanto riguarda le colture arboree, in vite la clorosi ferrica può causare colatura e acinellatura e nei casi più gravi rachitismo e perdita di produzione. Tra gi agrumi il più suscettibile è il limone, mentre tra le pomacee il pero e tra le drupacee il pesco. Nell'olivo, oltre all'ingiallimento, la ferro carenza può ridurre la qualità dei frutti e influenzare la stabilità e la concentrazione di carotenoidi nell'olio.


Prima ancora di scegliere il giusto concime, è fondamentale adottare pratiche agronomiche che aiutino a prevenire e gestire il problema. Uno degli aspetti chiave è favorire lo sviluppo dell'apparato radicale, così da consentire alla pianta di esplorare un maggior volume di suolo alla ricerca di nutrienti. La porosità del terreno deve pertanto essere mantenuta a livelli ottimali e in questo ha un ruolo fondamentale la dotazione in sostanza organica. Laddove necessario si consiglia pertanto l'uso di ammendanti, concimi organici e organo-minerali.


Inoltre, anche alcuni microrganismi utili della rizosfera possono facilitare l'assorbimento del ferro, producendo chelanti naturali che lo rendono più biodisponibile per le piante.


Le soluzioni Agribios: ferro, ma non solo

Per prevenire e correggere la carenza di ferro, Agribios Italiana propone soluzioni specifiche che vanno oltre il semplice apporto dell'elemento, garantendo un migliore assorbimento e un effetto più duraturo sulla pianta. I prodotti consigliati dall'azienda, tutti ammessi in agricoltura biologica, sono quattro: Agrinutrient Bio, Fumier Fer 80-20, Fumier Sulfer e Solfato ferroso.

 

Agrinutrient Bio: la novità 2025

Da quest'anno è disponibile Agrinutrient Bio, un concime pellettato a base di solfato ferroso con magnesio e zolfo. Grazie al pH acido, trova particolare impiego nei suoli alcalini e ricchi di calcare attivo, dove contribuisce a rendere il ferro più disponibile per le piante.

 

"Agrinutrient Bio è un'elaborazione esclusiva di Agribios, un prodotto realizzato nel nostro impianto di Canneto sull'Oglio (in provincia di Mantova) che rappresenta il nostro impegno", spiega Carlo Alberto, agronomo dell'azienda. "Uno dei suoi principali vantaggi è la formulazione in pellet, che lo rende facilmente distribuibile".


Oltre al ferro, Agrinutrient Bio ha un elevato contenuto di zolfo solubile direttamente assimilabile dalle colture, ideale per quelle specie molto esigenti come colza, barbabietola, vite e numerose orticole (aglio, cavolfiore, cipolla, pomodoro, ecc.).

 

agrinutrient-bio-fertilizzante-organico-pellettato-biologico-redazionale-2025-fonte-agribios-800x1200.jpg

(Fonte: Agribios Italiana)


Fumier Fer 80-20 e la chelazione naturale del ferro

"Fumier Fer 80-20 ha il vantaggio di contenere carbonio umico e fulvico, che forma degli umati di ferro, rendendo l'elemento più efficiente una volta nel terreno", spiega Carlo Alberto Antoniazzi.


Questo prodotto, infatti, nasce dalla combinazione di letame umificato, proteine animali parzialmente idrolizzate e solfato ferroso eptaidrato. Gli acidi umici presenti nel letame umificato si legano al ferro bivalente attraverso legami carbossilici e fenolici, formando umati di ferro: una chelazione naturale che migliora la disponibilità dell'elemento per la pianta.


Anche in questo caso, la presenza di zolfo, oltre ad acidificare il suolo, migliora lo sviluppo delle piante e la qualità dei raccolti.


Fumier Fer 80-20 trova largo impiego nelle colture orticole (come spinaci, bietole e lattuga, particolarmente esigenti di ferro), nelle piante ornamentali e negli impianti di colture arboree e arbustive come kiwi, ciliegio, vite ed castagno.

 

fumier-fer-80-20-ferro-carenza-concime-organico-biologico-redazionale-2025-fonte-agribios-800x1200.jpg

(Fonte: Agribios Italiana)


Fumier Sulfer e Solfato ferroso

Agribios propone anche altre due soluzioni per contrastare la carenza di ferro:

  • Solfato ferroso, un correttivo a pH acido indicato per i terreni particolarmente alcalini. Grazie alla sua elevata purezza e solubilità in acqua (99%), si presta anche per applicazioni in fertirrigazione;
  • Fumier Sulfer, un concime organico che combina ferro, zolfo e magnesio con sostanza organica, migliorando la disponibilità degli elementi nel suolo e supportando la fertilità microbiologica.

 

solfato-ferroso-eptaidrato-clorosi-ferrica-carenza-concime-biologico-redazionale-2025-fonte-agriobios-800x1200.jpg

(Fonte: Agribios Italiana)

 

fumier-sulfer-concime-organico-carenza-ferro-biologico-redazionale-2025-fonte-agribios-800x1200.jpg

(Fonte: Agribios Italiana)

 

Fumier Sulfer nasce dalla miscela omogenea di letame umificato, proteine animali parzialmente idrolizzate, zolfo micronizzato, solfato ferroso eptaidrato e magnesio. Anche in questo caso, la formazione di umati di ferro aiuta a chelare e rendere il ferro più disponibile per le piante.

 

"Fumier Sulfer è un prodotto intelligente perché non lavora solo sulla disponibilità del ferro, ma sulla nutrizione nel suo complesso", spiega Carlo Alberto. "Contiene sostanza organica - quindi carbonio organico con acidi umici e fulvici - e apporta anche zolfo, ferro e magnesio". Più elementi in un'unica concimazione significano maggiore efficienza. "Non parlo solo dell'efficienza dei singoli nutrienti, ma dell'utilità del gesto della concimazione - conclude Carlo Alberto - Con Fumier Sulfer la pianta riceve contemporaneamente quattro elementi della tavola periodica: carbonio, zolfo, ferro e magnesio".


Quando usare i prodotti Agribios per gestire la carenza di ferro (e non solo)

"Ogni prodotto offre un'opportunità diversa", spiega l'agronomo Antoniazzi, facendo una panoramica delle specificità delle soluzioni Agribios.

 

"Il contenuto di ferro e zolfo in Agrinutrient Bio è nettamente superiore rispetto a quello di Fumier Sulfer, che invece contiene più sostanza organica e magnesio. Per questo, Agrinutrient Bio è la scelta ideale per un intervento di soccorso o per il mantenimento in caso di carenza di ferro.


Fumier Sulfer, invece, ha una funzione diversa: è uno stallatico arricchito di elementi nutritivi, pensato per lavorare più sulla carenza di sostanza organica. Parliamo sempre degli stessi elementi - ferro, zolfo, magnesio - ma con rapporti completamente diversi. La scelta dipende dalle esigenze specifiche del suolo e della coltura.


Fumier Fer 80-20 ha una concentrazione di nutrienti quattro volte superiore rispetto a Fumier Sulfer. Mentre il Solfato ferroso è indicato per apportare esclusivamente ferro e zolfo", precisa Carlo Alberto.


Concimare, sempre e bene

"La nutrizione della pianta è un atto importante, che non va liquidato con un'unica applicazione durante tutto il ciclo produttivo", sottolinea Carlo Alberto di Agribios.


Prendiamo la carenza di ferro come esempio: non basta intervenire solo quando il problema si manifesta. Una gestione efficace della fertilità del suolo passa attraverso una nutrizione equilibrata e continua. Concimare in modo mirato e consapevole non solo aiuta a prevenire le carenze, ma ottimizza anche l'assorbimento di tutti i nutrienti necessari alla pianta.


"Quando si parla di nutrizione, spesso si dà priorità ai macroelementi, ma la realtà è che tutti gli elementi sono fondamentali", spiega Carlo Alberto. "Se manca il ferro si verifica la clorosi ferrica; se manca il calcio i frutti si deteriorano; se manca il magnesio la fotosintesi rallenta. È quindi essenziale adottare un approccio globale e bilanciato alla concimazione".


L'approccio corretto alla nutrizione non si limita alla scelta del prodotto giusto: è fondamentale anche concimare al momento opportuno. Una buona concimazione autunnale, ad esempio, aiuta a riequilibrare il suolo e a preparare le piante alla stagione successiva.


La foto principale dell'articolo lo dimostra: "Ho scelto questa foto scattata in autunno per evidenziare un concetto chiave: se non si interviene con una concimazione autunnale, la risposta delle piante in primavera sarà difforme e già in autunno comunicheranno questo problema. La concimazione autunnale, infatti, permette di azzerare le difformità che si hanno a fine ciclo produttivo e consente la ripartenza omogenea delle piante in primavera".

In questo articolo

Suggerimenti? Pensi che le informazioni riportate in questa pagina siano da correggere? Scrivici per segnalare la modifica. Grazie!

I nostri Partner

I partner sono mostrati in funzione del numero di prodotti visualizzati su Fertilgest nella settimana precedente

Fertilgest® è un sito realizzato da Image Line®
® marchi registrati Image Line srl Unipersonale (1990 - 2025)