2020
7
Azoto: come sfruttarlo meglio secondo Corteva
La tecnologia Optinyte™ contenuta nei formulati commerciali N-Lock™ Max e Instinct™ permette di stabilizzare l'azoto nel suolo riducendo la trasformazione dell'ammoniaca in nitrati e nitriti
La tecnologia Optinyte di Corteva
Fra gli obiettivi di sostenibilità stabiliti dalla strategia Ue Farm2Fork è inclusa la riduzione del 20% dell’uso di fertilizzanti nei prossimi anni e dell’impronta ecologica delle attività agricole. Corteva Agriscience propone in tal senso la tecnologia Optinyte™, già usata in più di 25 paesi, capace di ridurre le perdite di azoto e di incrementare le rese produttive in diverse colture quali mais, cereali , colza, cotone, riso, canna da zucchero, arachide e diverse orticole.
Una volta distribuito, l’azoto ammoniacale contenuto in digestati, liquami e letame subisce processi di trasformazione batterica che lo trasformano in nitrato e nitrito, forme estremamente mobili dell’azoto. La dispersione di queste molecole rappresenta un doppio costo: economico per l’azienda e ambientale per la collettività: la loro lisciviazione può peggiorare la qualità delle acque sottosuperficiali e il processo di denitrificazione causa l’emissione in atmosfera di ossidi di azoto.
La tecnologia Optinyte™ contenuta in prodotti commerciali come N-Lock™ Max e Instinct™ agisce come stabilizzatore dell’azoto, impedendo la trasformazione dell’ammoniaca che viene mantenuta a disposizione delle piante in quanto tale. L’efficacia di Optinyte™ è stata verificata in Italia grazie al monitoraggio di più di 160 confronti di campo condotti in altrettante aziende agricole che hanno utilizzato questa tecnologia in abbinamento alla distribuzione di reflui zootecnici o da biogas. Da questa attività è emerso un aumento della quantità di azoto trattenuta nel suolo, una riduzione delle perdite di azoto per lisciviazione, come pure una diminuzione delle perdite di azoto per nitrificazione.
La stabilizzazione dello ione ammonio nel suolo ottenuta con N-Lock™ Max ha quindi permesso di aumentare la quota di azoto disponibile per le colture, diminuendo al contempo gli input provenienti dalla fertilizzazione chimica.
Una volta distribuito, l’azoto ammoniacale contenuto in digestati, liquami e letame subisce processi di trasformazione batterica che lo trasformano in nitrato e nitrito, forme estremamente mobili dell’azoto. La dispersione di queste molecole rappresenta un doppio costo: economico per l’azienda e ambientale per la collettività: la loro lisciviazione può peggiorare la qualità delle acque sottosuperficiali e il processo di denitrificazione causa l’emissione in atmosfera di ossidi di azoto.
La tecnologia Optinyte™ contenuta in prodotti commerciali come N-Lock™ Max e Instinct™ agisce come stabilizzatore dell’azoto, impedendo la trasformazione dell’ammoniaca che viene mantenuta a disposizione delle piante in quanto tale. L’efficacia di Optinyte™ è stata verificata in Italia grazie al monitoraggio di più di 160 confronti di campo condotti in altrettante aziende agricole che hanno utilizzato questa tecnologia in abbinamento alla distribuzione di reflui zootecnici o da biogas. Da questa attività è emerso un aumento della quantità di azoto trattenuta nel suolo, una riduzione delle perdite di azoto per lisciviazione, come pure una diminuzione delle perdite di azoto per nitrificazione.
La stabilizzazione dello ione ammonio nel suolo ottenuta con N-Lock™ Max ha quindi permesso di aumentare la quota di azoto disponibile per le colture, diminuendo al contempo gli input provenienti dalla fertilizzazione chimica.