Nutrizione azotata sostenibile: come prolungare l'efficacia della concimazione
Ure-Up Chi-Coated® è il concime a lento rilascio di Agrilaete® a base di urea. Ideale per concimazioni azotate efficaci e sicure per l'ambiente

Un concime inorganico a lento rilascio per ottimizzare la concimazione azotata (Foto di archivio)
Fonte immagine: © Dusan Kostic - Adobe Stock
Una corretta gestione della concimazione, secondo tempi e dosi consigliate, è fondamentale per ottenere rese elevate e di qualità. Le scelte dell'agricoltore relative al piano di fertilizzazione influenzano l'efficienza nutrizionale delle colture e devono puntare ad un assorbimento ottimale dei nutrienti da parte delle piante, riducendo al minimo le perdite e gli sprechi.
Infatti, come nel caso dell'azoto e dei concimi azotati, applicare quantità eccessive potrebbe provocare danni all'ambiente, a causa della dispersione del macronutriente nel suolo e nelle acque.
Per questo è importante fornire input adeguati alle proprie colture e alle loro esigenze specifiche, favorendo così una nutrizione equilibrata e migliorandone la tolleranza agli stress biotici e abiotici.
Tra le soluzioni più ecocompatibili ed efficaci ci sono i concimi a lento rilascio, che garantiscono una cessione prolungata dei nutrienti, coprendo il fabbisogno nutrizionale della coltura.
È il caso di Ure-Up Chi-Coated® di Agrilaete®, un concime inorganico solido a base di urea al 45% e di azoto al 45%, registrato nel Cmc 9 del Regolamento Europeo 2019/1009 dei fertilizzanti.
In particolare, i granuli di concime sono completamente rivestiti con un polimero naturale e completamente biodegradabile. In questo modo il rivestimento crea una barriera fisica che trattiene l'ammoniaca dall'evaporazione.
(Fonte: Agrilaete)
L'efficacia di questo formulato consente di utilizzare una dose inferiore fino al 20% rispetto a un prodotto non rivestito, con vantaggi sia ambientali che economici.
Infatti, questa soluzione permette un rilascio graduale dell'azoto, prolungando la disponibilità del nutriente per le colture e migliorandone l'efficienza di utilizzo.
Il prodotto può essere utilizzato su cereali a paglia, foraggere e barbabietola alla dose di 200-400 chili/ettaro, mentre su mais si consigliano 300-600 chili/ettaro.