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Alghe in agricoltura, quando il mare incontra il campo

Brune, rosse o verdi: le macroalghe sono sempre più diffuse in agricoltura per i loro effetti sulle colture e sulla fertilità del suolo

Alghe in agricoltura, quando il mare incontra il campo - le news di Fertilgest sui fertilizzanti

Le alghe sono organismi fotosintetici vegetali acquatici grandi e multicellulari (Foto di archivio)

Fonte immagine: © dam - Adobe Stock

Grazie ai numerosi benefici che apportano, l'utilizzo delle alghe in agricoltura è una pratica sempre più diffusa. Infatti, oltre ad essere una risorsa rinnovabile, apportano nutrienti essenziali, migliorano la salute del suolo e delle piante e contribuiscono alla sostenibilità delle pratiche agricole.


Ogni tipo di alga ha caratteristiche uniche che possono essere sfruttate per diverse applicazioni agricole, contribuendo a una produzione più sostenibile ed efficiente. Occorre fare però una distinzione in quanto con il termine "alghe" si indicano sia le macroalghe, sia le microalghe e i cianobatteri
Le prime sono organismi fotosintetici vegetali acquatici grandi e multicellulari, mentre microalghe e cianobatteri sono organismi fotosintetici vegetali acquatici unicellulari o coloniali. 

 

Nello specifico le macroalghe si distinguono in rosse, verdi e brune.

 

Alghe rosse: caratteristiche, habitat e utilizzi

Appartenenti alla specie delle Rhodophyta, le alghe rosse sono note per il loro caratteristico pigmento colorato, la ficoeritrina, che maschera la clorofilla verde e assorbe la luce blu.
Crescono principalmente nelle acque marine temperate e tropicali e sono comuni su substrati rocciosi, scogliere e barriere coralline. 
La raccolta può avvenire in modo manuale - tradizionalmente durante la bassa marea o dai sub - o meccanizzato, con macchinari galleggianti che tagliano e raccolgono le alghe direttamente dall'acqua. 

 

Le alghe rosse prediligono temperature tra 15°C e 30°C, una buona illuminazione per la fotosintesi e una disponibilità adeguata di nutrienti come nitrati e fosfati.


Oltre all'industria farmaceutica, cosmetica e alimentare (ne è l'esempio il gelificante agar agar), trovano utilizzo anche in agricoltura come fertilizzanti naturali e ammendanti del suolo.
L'utilizzo delle alghe rosse migliora la struttura del suolo. È l'esempio del litotamnio, un prodotto di origine marina e di natura calcarea, derivato dalla macinazione della specie Lithothamnium calcareum composto da: 80% carbonato di calcio e 10-15% magnesio e una piccola percentuale di altri microelementi che concorrono alla nutrizione del terreno.

 

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Lithothamnium calcareum costituisce la cosiddetta "sabbia corallina", sostanza ricca di calcio usata come concime correttore

(Fonte: Christophe Quintin - opera propria, via Wikipedia)

 

Alghe verdi: caratteristiche, habitat e utilizzi

Le alghe verdi, appartenenti alla specie Chlorophyta, sono un gruppo di alghe ricche di clorofilla a e b, proteine, lipidi, carboidrati e una varietà di nutrienti essenziali.
Sono presenti sia in ambienti marini - zone costiere con acque limpide e ben illuminate che vanno dai 10°C ai 25°C, sia in acque dolci. 
Nelle acque poco profonde, le alghe verdi vengono raccolte a mano durante la bassa marea mentre quelle che crescono a maggiori profondità vengono raccolte dai sub.


Le alghe verdi presentano un'ampia gamma di applicazioni industriali che vanno dall'alimentazione, alla ricerca scientifica e alla produzione di biocarburanti.
In agricoltura sono utilizzate per stimolare la fotosintesi e la crescita delle piante, adatte a colture che richiedono un rapido sviluppo vegetativo. Contengono clorofilla, proteine, vitamine e minerali.
Tra le più conosciute ci sono Ulva spp. - nota anche come "lattuga di mare" con fronde larghe, sottili e fogliose di colore verde brillante; utilizzata come fertilizzante e ammendante del suolo - e Enteromorpha spp., un'alga con fronde tubolari, sottili e allungate, spesso trovata in aree con acque ricche di nutrienti. È utilizzata come indicatore di inquinamento marino e in agricoltura come fertilizzante.

 

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Ulva spp. conosciuta anche come "lattuga di mare"

(Fonte: © dam - Adobe Stock)

 

Alghe brune: caratteristiche, habitat e utilizzi

Le alghe brune, appartenenti alla classe delle Phaeophyceae, sono invece caratterizzate da un pigmento chiamato fucoxantina, che conferisce loro il colore bruno. 

 

Variano molto in termini di dimensione, dalle microscopiche alle grandi Kelp. Sono ricche di polisaccaridi come alginati, fucoidani e laminarine, proteine, lipidi, vitamine e minerali.
In generale le alghe brune crescono prevalentemente nelle acque che variano da 5°C a 20°C, a seconda della specie e si trovano in abbondanza lungo le coste rocciose dove le correnti e le maree facilitano il loro sviluppo.
Per crescere necessitano di una buona illuminazione per la fotosintesi e un'acqua con salinità tra 20 e 35 PSU (Practical Salinity Units).


Anche in questo caso la raccolta avviene sia a mano, principalmente lungo le coste rocciose per le specie Ascophyllum nodosum e Fucus spp, sia utilizzando barche dotate di rastrelli o tagliatori subacquei, comunemente impiegate per le grandi foreste di Kelp.


Anche per le alghe brune i campi di utilizzo sono molteplici ma in agricoltura quelle più conosciute sono Ascophyllum nodosum, Ecklonia maxima e Laminaria digitata. Queste alghe contengono infatti alginati, polisaccaridi, mannitolo, iodio e numerosi minerali, che migliorano la struttura del suolo, aumentano la capacità di ritenzione idrica e agiscono come stimolanti della crescita delle piante.


Ascophyllum nodosum

Ascophyllum nodosum è conosciuta anche come "rockweed" o "knotted wrack" ed è caratterizzata da fronde lunghe e piatte, dotate di vescicole piene di gas che le permettono di galleggiare.
Si trova lungo le coste dell'Atlantico settentrionale, comprese le coste di Canada, Stati Uniti, Europa (Irlanda, Scozia, Norvegia) e Islanda.
È utilizzata come fertilizzante e ammendante del suolo grazie all'alto contenuto di minerali e nutrienti che migliorano la salute delle piante ma anche come biostimolante migliorando la crescita delle piante e la resistenza agli stress ambientali.

 

Laminaria digitata

La Laminaria digitata è conosciuta anche come "tangle" o "oarweed", presenta fronde lunghe e larghe, divise in numerose strisce o "dita". Quest'alga robusta cresce lungo le coste rocciose dell'Atlantico settentrionale - Regno Unito, Irlanda, Francia, Norvegia e Canada - preferendo acque fredde e temperate.
Trova spazio in agricoltura come fertilizzante e come biostimolante. Gli estratti di L. digitata migliorano la crescita delle piante e aumentano la resistenza a stress biotici e abiotici.

 

Ecklonia maxima

L'Eklonia maxima è una grande specie di Kelp con fronde larghe e allungate. Cresce prevalentemente lungo le coste del Sudafrica e della Namibia, in acque temperate e fredde creando delle vere e proprie foreste marine che possono raggiungere lunghezze significative
Quest'alga si propaga fissando sul fondo roccioso le nuove piantine che rapidamente crescono, fino a 2 cm al giorno, per raggiungere la superficie ed ottimizzare la fotosintesi.
In agricoltura gli estratti di E. maxima sono utilizzati come biostimolanti per migliorare la crescita delle piante e la resistenza a stress come siccità e salinità.

 

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Foresta di Eklonia Maxima

(Fonte: © MWolf Images - Adobe Stock)

Alghe, perché in agricoltura

Le alghe sono una fonte di macro e micronutrienti essenziali come azoto, fosforo, potassio, calcio, magnesio, ferro e zinco, elementi fondamentali per la crescita sana delle piante. Gli agricoltori utilizzano farine di alghe o estratti liquidi di alghe brune come ammendanti e biostimolanti che favoriscono lo sviluppo delle radici e migliorano la capacità delle piante di assorbire i nutrienti.

 

Biostimolanti

I biostimolanti derivati dalle alghe contengono fitormoni naturali che stimolano processi fisiologici nelle piante e includono:

  • fitormoni: auxine, citochinine, gibberelline. Regolano la crescita delle radici, la divisione cellulare e l'allungamento delle piante. Gli estratti di alghe vengono applicati come spray fogliare o trattamento del suolo per migliorare la crescita e la resa delle colture, aumentando la tolleranza agli stress abiotici come siccità e salinità;
  • acido alginico: formazione di gel che migliorano la ritenzione idrica del suolo. Particolarmente utile in terreni sabbiosi o in condizioni di siccità.
Ammendanti

Le alghe migliorano la struttura del suolo e promuovono un ambiente favorevole per la crescita delle piante. Le alghe brune, applicate al suolo come ammendanti, migliorano la porosità e la capacità di ritenzione idrica del suolo, particolarmente utile in terreni poveri e degradati. Le alghe rosse e verdi migliorano la fertilità del suolo grazie al loro contenuto di nutrienti e polisaccaridi, particolarmente efficaci in orticoltura e floricoltura.

 

Algea e Valagro, una case history

Gli agricoltori iniziarono a scoprire gli effetti stimolando le attività di sviluppo di nuovi benefici dell'uso delle alghe raccogliendo le alghe e aggiungendole al mangime per il loro bestiame, o semplicemente spargendole nei loro campi. In Norvegia, queste proprietà erano conosciute e sfruttate da molto tempo, ma senza una rilevanza commerciale fino a quando Haakon Torgersen non iniziò a interessarsi a loro e fondò, nel 1937, Algea Produkter AS. 

Da quel momento in poi le alghe furono tagliate a mano e lasciate appassire sulle rocce nel luogo della raccolta poi tritate in fabbrica.

 

Successivamente il metodo della raccolta è stato affinato attraverso la costruzione di macchine, garantendo così raccolti costanti durante tutto l'anno. Si è anche sviluppata una maggiore consapevolezza delle proprietà dell'estratto.

 

Nel 2002 Valagro (ora Syngenta Biologicals) acquistò Algea dalla multinazionale norvegese Norsk Hydro, rendendolo il più grande gruppo al mondo di produzione di biostimolanti. Nel 2005 il gruppo si è ampliato ulteriormente con l'aggiunta della norvegese Nordtang, specializzata nella produzione di prodotti a base di alghe. 


Attualmente ci sono due stabilimenti in Norvegia, il più settentrionale dei quali è l'unico al mondo all'interno del Circolo Polare Artico, un ambiente che conferisce proprietà impareggiabili alle alghe che vi si trovano.

 

Algea raccoglie Ascophyllum nodosum nell'ambiente artico (condizioni di luce estrema, onde e acque ghiacciate, maree, venti, salinità e disseccamento, pressione radente) dove le condizioni estreme e stressanti influenzano la composizione chimica dell'alga, costringendola a sviluppare sostanze chimiche come risposta ad ogni tipo di sfida della natura.

Infatti, oltre agli aspetti positivi della purezza del mare nordico incontaminato e il contatto con la natura, c'è anche la particolarità che essendo oltre il Circolo Polare Artico si studia una pianta che ha sviluppato capacità per resistere agli stress ambientali.

Studiando come hanno reagito e come si sono sviluppate queste alghe, si creano prodotti puri e capaci di sviluppare nella piante trattate resistenze a ferite o a ghiacciate.

 

Un ulteriore aspetto positivo di questa collaborazione riguarda il rispetto nella raccolta della materia prima, rispettandone il ciclo vitale e cadenzandone la raccolta per tutta la costa.

 

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(Fonte: Algea)

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