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E LA SOIA CRESCIUTA NELLO SPAZIO TORNO’ SULLA TERRA

Si è conclusa dopo 97 giorni la ricerca realizzata da DuPont. I risultati dimostrano che per la produzione agricola i vantaggi sono considerevoli

Gli esiti di una ricerca extra-terrestre che non ha precedenti nella storia, dimostrano che per questa coltura, tra le più diffuse al mondo, il futuro sarà veramente denso di positive novità

E LA SOIA CRESCIUTA NELLO SPAZIO TORNO’ SULLA TERRA - le news di Fertilgest sui fertilizzanti

Per gli scienziati della DuPont i risultati ottenuti nell’ambito di un programma di ricerca nello spazio extra-terrestre che non ha precedenti nella storia,  evidenziano una notevole importanza per il futuro della soia, una delle colture più diffuse nel mondo.

Nel corso di una missione di ricerca che si è conclusa nelle scorse settimane con il ritorno dello Space Shuttle “Atlantis”, i semi di soia piantati e coltivati nello spazio  sono germogliati, cresciuti, fioriti e prodotto nuovi baccelli.
La ricerca sulla crescita della soia è durata 97 giorni ed è stata la prima in assoluto che ha previsto un ciclo completo di coltivazione nello spazio: dalla semina alla crescita di nuovi semi.

La ricerca, condotta sulla International Space Station, dimostra che è possibile effettuare e portare a termine la coltura di soia nello spazio extra-terrestre, risultato importante per sostenere la presenza umana nello spazio a lungo termine.
Grazie al monitoraggio video e ai dati trasmessi dalla International Space Station, gli scienziati di DuPont hanno inoltre studiato gli effetti dell’assenza di gravità e di altri fattori tipici dello spazio extra-terrestre che influiscono sulla crescita delle piante.

L’esperimento in questione ha avuto inizio nel giugno scorso, tra Pioneer Hi-Bred International, società interamente posseduta da DuPont, e il Wisconsin Center for Space Automation and Robotics (WCSAR, iniziativa commerciale della NASA condotta presso la University of Wisconsin-Madison).
Quale parte della ricerca, i semi di soia di Pioneer Hi-Bred International sono cresciuti in uno speciale alloggio collocato in una camera di crescita realizzata da WCSAR. Gli scienziati di Pioneer hanno monitorato la crescita dei semi quotidianamente, somministrando sostanze nutritive per facilitarne la crescita.
Con la soia e i suoi semi ora disponibili sulla Terra, Pioneer e WCSAR effettueranno delle analisi per determinare il miglioramento del contenuto di olio, proteine, carboidrati e prodotti metabolici secondari che potrebbero fornire vantaggi ad agricoltori e consumatori.
I semi che offrono qualità uniche e vantaggiose verranno piantati dai ricercatori di DuPont per determinare se queste proprietà possono trasmettersi ai futuri raccolti.
DuPont identificherà la genetica di questi tratti e utilizzerà le informazioni per migliorare ulteriormente l’efficienza e la redditività dei semi di soia per i coltivatori.

“Questa iniziativa rappresenta per noi e per i nostri partner un’incredibile opportunità scientifica – ha commentato Tom Corbin, ricercatore di DuPont impegnato in questo progetto – Lo studio delle piante di soia cresciute nello spazio contribuirà ad ampliare le nostre conoscenze sui semi di questa coltura e faciliterà il continuo miglioramento del germoplasma di soia per i coltivatori”.

 

Per informazioni: DuPont – Cologno Monzese (MI) – tel. 02/253021 – fax 02/26700750

 

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