Concimazione organica e microrganismi utili: i risultati di un approccio analitico alla fertilità del suolo
Miglior produzione e maggiore resistenza alla siccità del pomodoro da industria. Questi i risultati dell'azienda agricola Fontana Bertozzi che da 3 anni utilizza i prodotti di Agribios Italiana per nutrire le sue piante

Da 3 anni l'azienda agricola Fontana Bertozzi utilizza i fertilizzanti di Agribios Italiana: Biosinergy e Ortofrutta 5.9.16 per la concimazione organica del pomodoro datterino
Fonte immagine: Agribios Italiana
La gestione della fertilità del suolo è un pilastro fondamentale per garantire produzioni agricole sostenibili e resilienti. L'uso esclusivo di concimi minerali può progressivamente impoverire il contenuto di sostanza organica nei terreni, riducendo la vitalità microbiologica e peggiorando la struttura fisica del suolo.
In questo contesto, la concimazione organica rappresenta una strategia agronomica indispensabile per rigenerare i suoli, migliorare l'assorbimento degli elementi nutritivi e aumentare la capacità delle colture di affrontare gli stress climatici e idrici.
Ma la sostanza organica non è tutta uguale. In questo articolo parleremo di sostanza organica umificata e di microrganismi utili, importanti per ripristinare l'equilibrio biologico del terreno, aumentare la ritenzione idrica, stimolare la radicazione e sostenere la nutrizione minerale in modo più efficiente.
La concimazione organica di questo tipo ha fatto davvero la differenza per l'azienda agricola Fontana Bertozzi di Franco Fontana e Monica Bertozzi, situata a Fraore in provincia di Parma. Da 3 anni, infatti, utilizzano i fertilizzanti di Agribios Italiana: Biosinergy e Ortofrutta 5.9.16.
Abbiamo intervistato Franco Fontana per farci raccontare di più sui benefici ottenuti nella sua azienda, il Dr. Gabriele Belluzzi di Agrifutura Green Srl che ha aiutato l'agricoltore nella transizione alla concimazione organica, Carlo Alberto Antoniazzi direttore commerciale e tecnico ed Enrico Boscolo Sassariolo chief marketing officer di Agribios Italiana.
L'azienda agricola Fontana Bertozzi e la scelta della concimazione organica
L'azienda Fontana Bertozzi ha una superficie totale di 170 ettari, di cui 30 di pomodoro da industria, 25 di barbabietola da zucchero, 40 di grano duro e il restante è destinato ai prati da sfalcio.
L'utilizzo dei concimi di Agribios è destinato prevalentemente alla coltivazione del pomodoro: l'azienda coltiva datterino precoce (atomino e cesarino) con irrigazione ad aspersione e senza l'uso della manichetta, rendendo indispensabile una concimazione completa ed efficace già in fase di preimpianto.
"Si tratta di un'azienda - spiega il tecnico Dr. Belluzzi - che non effettua letamazioni e liquamazioni. Per questo i livelli di sostanza organica sono mediamente bassi e si aggirano intorno all'1,8 - 2%. I terreni sono di medio impasto, quindi c'è un buon rapporto tra sabbia, limo e argilla.
Fino a 3 anni fa facevamo solo concimazioni chimiche, dopodiché abbiamo cominciato ad usare i prodotti di Agribios soprattutto per correggere la sostanza organica e ridare vita al terreno. Avevamo notato, infatti, che le piante facevano fatica a superare la crisi di trapianto. La partenza era un po' lenta e siamo riusciti a correggerla inserendo sulla trapiantatrice un prodotto fosfatico liquido. Eppure, strada facendo, nonostante la pianta partisse bene, non continuava a crescere allo stesso modo".
Gabriele Belluzzi e Franco Fontana
(Fonte: Azienda agricola Fontana Bertozzi)
Gabriele Belluzzi continua: "Riguardo alla sostanza organica ho sempre provato un po' di diffidenza, perché le precedenti esperienze con altri prodotti non mi hanno mai dimostrato grandi risultati, probabilmente perché oltre alla sostanza organica mancavano anche i microrganismi utili. Con i prodotti di Agribios ho deciso di provare per l'ennesima volta e i campi di pomodoro sono migliorati notevolmente da quando abbiamo cominciato ad usarli".
I prodotti di Agribios Italiana: Biosinergy e Ortofrutta 5.9.16
Biosinergy è un concime organico a base di sostanza organica umificata, inoculato con funghi micorrizici e batteri della rizosfera. La sua caratteristica principale è quella di favorire la formazione di simbiosi micorriziche e lo sviluppo dell'apparato radicale, avvantaggiando le piante che possono utilizzare in modo più efficiente l'acqua e gli elementi nutritivi presenti nel terreno.
Oltre a favorire la crescita delle piante, Biosinergy aumenta anche la loro resistenza agli stress abiotici come quelli da carenza idrica o temperature estreme.
Si impiega preferibilmente su solanacee, cucurbitacee, carote, fragole e su colture a ciclo medio lungo (almeno 40-50 giorni).
(Fonte: Agribios Italiana)
Ortofrutta 5.9.16 è un concime organo minerale che consente, con un solo passaggio, di apportare sia la frazione minerale (azoto, fosforo e potassio), sia un'importante quantità di matrice organica costituita da una miscela di letami altamente umificati.
Questo concime protegge gli elementi nutritivi grazie all'azione chelante degli acidi umici contenuti nella sostanza organica e migliora la struttura del terreno.
(Fonte: Agribios Italiana)
Ce li spiega nel dettaglio Carlo Alberto di Agribios Italiana: "Ortofrutta 5.9.16 è un concime di grande spessore perché di fatto ha un elevato contenuto di carbonio organico, azoto, fosforo solubile e magnesio. È un prodotto completo per la nutrizione del pomodoro.
L'elemento chiave però è Biosinergy, cioè questa base organica con un consorzio microbico specifico a base di micorrize, tricoderma, e batteri della rizosfera che svolgono specifiche attività. Tutto questo crea un mix virtuoso. Inoltre, anticipare la distribuzione di questo prodotto per permettere una prima mineralizzazione della sostanza organica e l'attivazione dell'interazione tra i microrganismi e il suolo, fa sì che le piantine di pomodoro vengono trapiantate in un ambiente già ben predisposto a interagire con l'apparato radicale delle piante".
Nell'azienda di Franco Fontana e Bertozzi Monica utilizzano entrambi i prodotti: "Ortofrutta 5.9.16 lo utilizziamo alla dose di 600-700 chili ad ettaro - spiega Franco - in pieno campo. Invece, Biosinergy lo utilizziamo alla dose di 300-350 chili ad ettaro, posizionandolo sempre sulla fila del trapianto, possibilmente circa 20 giorni o 1 mesi prima dell'inizio del trapianto".
Risultati produttivi e qualitativi
Nell'Azienda Agricola Fontana Bertozzi, l'impiego dei prodotti di Agribios ha portato a risultati evidenti: crescita più uniforme, superamento senza stress della fase di trapianto e un marcato incremento del vigore vegetativo.
Inoltre: "L'apporto di questa sostanza organica, soprattutto del Biosinergy - spiega Gabriele Belluzzi - migliora la resistenza delle piante alla siccità. Infatti, viene stimolata la flora batterica della rizosfera, la simbiosi con le micorrize e di conseguenza la radicazione. Il risultato è un miglior assorbimento di acqua e di elementi nutritivi. Biosinergy, secondo noi, è uno splendido prodotto proprio perché aiuta la pianta a superare meglio lo stress idrico, utile soprattutto in un contesto di cambiamenti climatici". In Emilia Romagna, infatti, negli ultimi anni si stanno manifestando fenomeni meteo e climatici sempre più estremi; parlare di resistenza agli stress e resilienza è necessario per riuscire a far fronte a fenomeni climatici imprevedibili.
"Nonostante l'andamento climatico estremo - continua il tecnico Belluzzi - per cui si passa da forti piogge a temperature che possono raggiungere anche i 40 gradi, le piante di pomodoro in questi ultimi anni si sono comportate bene, affrontano le giornate calde in maniera più adatta e più positiva superando meglio lo stress. Inoltre, quando la pianta sta bene malvolentieri le malattie prendono il sopravvento e basta il minimo dei trattamenti".
A confermare i risultati positivi, l'agricoltore Franco aggiunge: "Sicuramente da quando abbiamo iniziato questo tipo di concimazione è migliorato il quantitativo di prodotto in campo, mentre è stato mantenuto un grado Brix alto, che arriva anche a 7, necessario per questo tipo di pomodorino datterino affinché piaccia alla fabbrica".
Un valore aggiunto è dato dal fatto che nell'azienda di Franco non utilizzano la manichetta per l'irrigazione. "In questo modo non possiamo apportare durante la crescita della pianta altri elementi nutritivi - spiega l'agricoltore - Al contrario, dobbiamo apportarli tutti prima del trapianto. Infatti, se con la manichetta puoi correggere tutto in corsa, senza invece bisogna progettare bene la concimazione sin dall'inizio".
"In pratica, Franco Fontana e Gabriele Belluzzi non fanno altro che riscontrare in campo ciò che nel 2017 era stato già dimostrato dalla sperimentazione fatta da Agribios in collaborazione con l'Università Cattolica di Piacenza - racconta Carlo Alberto Antoniazzi.
E continua: "Il Biosinergy nasce per soddisfare delle necessità, in particolar modo per le culture orticole a ciclo lungo. Con le nostre sperimentazioni avevamo osservato che la parte organica supporta quella microbica, che a sua volta interagisce con la pianta sviluppandone l'apparato radicale. Tutto ciò si traduce poi in una maggiore resistenza allo stress idrico, una maggiore capacità di assorbimento di acqua ed elementi nutritivi e alla fine si tramuta in più tonnellate per ettaro e maggiore grado Brix sul pomodoro".
Franco e Gabriele, con questo caso di successo, hanno dimostrato quanto sia fondamentale dedicare attenzione alla valutazione della concimazione, un aspetto troppo spesso trascurato nella gestione agronomica. Lo sottolinea anche Enrico Boscolo Sassariolo di Agribios Italiana: "Un ingrediente fondamentale è stato l'approccio analitico alla concimazione, e più in generale alla coltivazione. C'erano dei problemi: stentata partenza e crescita un po' rallentata; l'agricoltore e il tecnico hanno cercato di andare a fondo per capire l'origine di questi problemi e trovare delle soluzioni".