Cereali autunno-vernini, l'importanza della concimazione in pre semina
La proposta di concimi organo-minerali Fomet, per una nutrizione ottimale, favorisce lo sviluppo radicale e la resistenza alle avversità climatiche
Gli ultimi anni hanno messo a dura prova i cerealicoltori di tutta Italia. Si sono alternati anni con siccità e temperature estreme ad anni con grande piovosità, soprattutto al Nord Italia, che hanno influenzato sia le rese che la qualità delle produzioni.
Con prezzi sotto le attese l'unica alternativa per l'agricoltore di ottenere del profitto con i cereali autunno-vernini è quella di avere rese soddisfacenti che permettano di avere quindi marginalità.
A questo scopo la concimazione in presemina gioca un ruolo cruciale. Permette da un lato di fornire alla pianta un apporto iniziale di azoto per stimolare la germinazione dei semi e dall'altro un contenuto di fosforo per favorire lo sviluppo radicale che risulta più veloce e profondo, permettendo alla futura pianta di esplorare porzioni maggiori di terreno e quindi resistere meglio a condizioni climatiche avverse.
Fomet Spa propone due prodotti organo-minerali, ottenuti da letami umificati per nove mesi attraverso il processo di fermentazione naturale Afrodite®.
Per la concimazione convenzionale Ramses® 10.18, ad un dosaggio di 500 kg per ettaro, fornisce i fabbisogni ideali per la preparazione del terreno per i cereali e grazie all'utilizzo di materie prime di alta qualità il fosforo totale risulta altamente solubile. Il prodotto in forma pellettata si sparge facilmente e senza polveri andando a migliorare la tessitura del suolo e rivitalizzando i suoli stanchi attraverso la carica microbica benefica naturalmente presente nella matrice letamica.
Per i cereali in agricoltura biologica la proposta di Fomet Spa verte invece su Falcon® 5.12 che attraverso l'utilizzo di materie prime completamente naturali permette una nutrizione ottimale dei cereali dedicati alla filiera biologica. Il prodotto, in forma pellettata, risulta asciutto e di facile spargimento anche con gli spandiconcime tradizionali a girello. Spargendo il prodotto a 500 kg per ettaro e successivo interramento si avrà la efficienza nutrizionale massima.
La sostanza organica forma legami elettrostatici deboli con le matrici minerali, preservando queste ultime dal dilavamento e della perdita per lisciviazione che le piogge invernali potrebbero comportare null'utilizzo di una sola concimazione minerale.
(Fonte: Fomet)
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