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Concimare il frumento nell'era del cambiamento climatico

Superazotek N32 e Azomaster N24 sono concimi organo-minerali azotati con zolfo che, grazie alla cessione graduale e prolungata dei nutrienti, sostengono i cereali per un accestimento ottimale

Concimare il frumento nell'era del cambiamento climatico - le news di Fertilgest sui fertilizzanti

Un buon accestimento determina il numero di spighe ad ettaro, ecco perché è una fase importante a cui la coltura deve arrivare ben nutrita, con corretti apporti di azoto e fosforo (Foto di archivio)

Fonte immagine: Unimer

La concimazione azotata è la pratica che maggiormente influisce sulle rese produttive e, ancor di più, sui parametri qualitativi nella coltivazione del frumento.

 

In particolare, la disponibilità di azoto e fosforo, già dalle prime fasi di crescita della coltura, è fondamentale per assicurare la massima resa produttiva

 

Il fosforo è particolarmente importante subito dopo la germinazione del seme, per permettere alla pianta di avere a disposizione l'energia necessaria per l'accrescimento radicale e per le attività metaboliche. Nel periodo primaverile, nei suoli sufficientemente provvisti di sostanza organica, per effetto della produzione di acidi organici ed enzimi dovuti all'attività microbiologica concentrata nella rizosfera che si aggiungono a quelli naturalmente prodotti dalle radici,  la pianta sarà in grado di sfruttare il fosforo di riserva presente nel suolo.

 

Per quanto riguarda l'azoto, invece, la fine dell'autunno e l'inizio della stagione invernale è un periodo particolarmente critico. Le precipitazioni caratteristiche di questo periodo, infatti, tendono a lisciviare l'azoto nitrico presente nel suolo per effetto della mineralizzazione della sostanza organica o eventualmente residuato dalle colture precedenti, allontanandolo dalla zona esplorata dalle radici e lasciando la pianta senza il supporto nutrizionale, necessario per affrontare la fase dell'accestimento.

Un buon accestimento è la condizione essenziale per ottenere una resa quantitativamente soddisfacente, in quanto in questa fase si determina il numero di spighe per ettaro. Questo è il motivo che rende necessaria una buona concimazione azoto fosfatica in pre semina al fine di mantenere un adeguato livello nutrizionale per la coltura nelle prime fasi di crescita.

 

Questa campagna granaria, influenzata dall'andamento meteo avverso e dalla particolare congiuntura economica, ha indotto molti cerealicoltori a rinunciare alla concimazione pre semina ed i campi, seminati anche tardivamente, mostrano segni di sofferenza, con notevoli disformità di emergenza e sviluppo

 

Per questo motivo, i tecnici Unimer consigliano di intervenire precocemente con una prima concimazione azotata, al fine di sostenere la coltura nella fase di accestimento e permettere di arrivare alla fase di differenziazione della spiga, determinante per ottenere una buona resa quantitativa, nelle migliori condizioni possibili. Allo scopo è utile distribuire, appena possibile, circa un terzo della dose di azoto prevista, in funzione delle rese medie dei campi.

 

Unimer consiglia l'impiego dei suoi concimi organo-minerali azotati Super Azotek N32 e Azomaster N24, formulati con diverse forme di azoto e caratterizzati da un cessione graduale e prolungata dei nutrienti, che permettono di sostenere l'attività vegetativa della pianta, con uno sviluppo equilibrato e senza eccessivo lussureggiamento.

 

La protezione fisica e biochimica degli elementi nutritivi, dovuta alla presenza degli acidi umici e fulvici presenti nella sostanza organica utilizzata nella loro formulazione, li mette al riparo da eccessive perdite per lisciviazione e ammonizzazione, rendendo la concimazione più efficiente e sostenibile anche dal punto di vista ambientale. Questa caratteristica permette anche di programmare gli interventi di concimazione indipendentemente dalle previsioni meteorologiche, con una migliore organizzazione logistica delle operazioni.

 

Le sperimentazioni che Unimer effettua da diversi anni avvalendosi di noti centri di saggio hanno sempre evidenziato una resa paragonabile o addirittura migliore a quella ottenibile con le tradizionali concimazioni con i fertilizzanti minerali, pur riducendo del 30% la quantità di azoto somministrata alla coltura.

 

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Stazione sperimentale Horta srl di Cà Bosco (Ra) - Frumento duro var. Levante - Campagna granaria 2022-2023

(Fonte: Unimer)

 

Anche l'analisi quinquennale dei dati raccolti nelle sperimentazioni evidenzia, per le tesi concimate con i prodotti Unimer, la migliore efficienza d'uso dell'azoto: l'indice Nue (Nitrogen Use Efficiency) che esprime il rapporto tra chili di granella prodotta per chili di azoto applicato. Si tratta di un metodo riconosciuto a livello internazionale per misurare l'efficienza della concimazione: maggiore l'efficienza di un fertilizzante, minore il rischio di perdite con impatto negativo sulla sostenibilità.

 

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NUE = Efficienza d'uso dell'azoto espressa in chilogrammi di azoto asportato dalla granella per chilogrammi di azoto disponibile (azoto da fertilizzanti più azoto da disponibilità naturale) - Fonte Horta srl - media di 5 anni (2019-2023) nelle stazioni sperimentali di Cà Bosco (Ra) e di Foggia

(Fonte: Unimer)

 

Il rilascio graduale e prolungato dell'azoto influisce anche sulla crescita equilibrata della coltura e sugli effetti che le precipitazioni primaverili, anche intense, possono avere sull'allettamento dei cereali. 

 

I dati Horta mostrano come l'incidenza dell'allettamento sia notevolmente inferiore nelle parcelle concimate con i concimi Unimer. Questo è un aspetto importante in presenza di sempre più frequenti fenomeni meteorologici estremi con precipitazioni intense. Nella tarda primavera, il frumento è maggiormente esposto a questi eventi e per effetto della formazione e riempimento della spiga più suscettibile all'allettamento.

 

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Stazione sperimentale Horta srl di Cà Bosco (Ra): gravità dell'allettamento espresso in % di superficie allettata nelle annate 2022 e 2023 in cui si sono verificati eventi atmosferici estremi

(Fonte: Unimer)

 

Azomaster e Superazotek N32 contengono, oltre alle forme azotate ureiche ed organiche, anche zolfo. Lo zolfo è, come l'azoto, un elemento coinvolto nella sintesi proteica. La sua disponibilità per la pianta è fondamentale per il normale svolgimento delle attività metaboliche e sinergica alla migliore utilizzazione dell'azoto. Ciò contribuisce ulteriormente ad aumentare l'efficienza della concimazione.

 

Tutti i fertilizzanti Unimer sono sottoposti a processo di essicazione e sanificazione in forno industriale a 70°C per oltre un'ora, nel rispetto dei vigenti regolamenti Ce 1069/2009, 142/2011, 1605/2023 e, grazie al basso e costante grado di umidità, sono perfettamente spandibili con le più comuni macchine spandiconcime, grazie anche alla formulazione in minicubetti di dimensioni molte contenute. 

 

Sul sito è possibile trovare ulteriori informazioni sulle caratteristiche dei fertilizzanti Unimer e contattare il servizio tecnico, a disposizione di agricoltori e contoterzisti, che potrà suggerire la migliore soluzione di concimazione in funzione delle specifiche necessità.

 

Guarda il video sulla concimazione azotata di Unimer

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