Come proteggere l'apparato radicale del kiwi, passo dopo passo
I tecnici di Perfarelalbero ci mostrano con quali strategie agronomiche intervenire in campo. Si parte dalla difesa diretta dell'apparato radicale e si arriva all'azione biostimolante e alla correzione dell'irrigazione.
Nell'agosto del 2022, lo staff tecnico di Perfarelalbero viene contattato da un nuovo cliente del metapontino, che lamentava la condizione del proprio campo di kiwi.
Marciume radicale, asfissia del terreno e piante prossime al collasso sono alcune delle condizioni che il team ha riscontrato al momento del suo primo arrivo in campo. Quali sono state le considerazioni dei tecnici e quali le strategie che hanno deciso di mettere in campo?
Al momento dell'arrivo in campo, i tecnici hanno verificato lo stato del terreno e delle piante di actinidia: "Appena siamo entrati nel campo del cliente - spiega lo staff - abbiamo trovato giovani piante in evidente stato di sofferenza: la maggior parte di queste risultavano appassite e le foglie prossime alla filloptosi. Così, abbiamo ritenuto opportuno effettuare una prima analisi a livello radicale. I risultati sono stati quelli che ci aspettavamo: segni estremamente evidenti di marcescenza a livello dell'apparato radicale".
(Fonte: Perfarelalbero)
Per i tecnici di Perfarelalbero, perciò, lo step immediatamente successivo è stato quello di interrogarsi su quale potessero essere le cause dello stato altamente malmesso delle piante: "Il primo elemento su cui ci siamo concentrati, oltre all'osservazione della struttura del suolo, è stato l'esplorazione dell'apparato radicale. Abbiamo immediatamente notato assenza di capillizio radicale, un terreno asfittico e poco drenante. Inoltre - continuano i tecnici- abbiamo notato l'assenza di baulatura. Si tratta di una pratica agronomica che, su culture facilmente suscettibili a ristagni idrici, come lo è il kiwi, si dimostra essere un ottimo alleato".
Sulla base dell'analisi dello stato delle piante, lo staff ha scelto di mettere in campo una strategia strutturata su 3 distinte fasi:
- difesa diretta dell'apparato radicale;
- azione biostimolante;
- correzione dell'irrigazione.
Settembre: primo intervento
(Fonte: Perfarelalbero)
"Il primo intervento che abbiamo deciso di effettuare è stato quello di garantire alle piante non del tutto compromesse un tempestivo rinforzo dell'apparato radicale, effettuando una fertirrigazione con del gluconato di rame. Al Kyprion di Arion, prodotto di facilissima assimilazione per la pianta, abbiamo aggiunto l'utilizzo di acidi fulvici, per veicolare meglio il rame e facilitarne l'assorbimento".
Novembre: secondo intervento
Dopo essersi assicurati di aver fornito alla pianta un primo rinforzo, i tecnici hanno deciso di intervenire per fronteggiare l'iniziale problematica dell'asfissia del terreno: "Abbiamo deciso di procedere con un intervento a base di Oxyclean di Biolchim, prodotto contenente acido peracetico, perossido di idrogeno e acido acetico. Attraverso il suo utilizzo, siamo riusciti a raggiungere un duplice risultato: effetto ossigenante del terreno, con conseguente diminuzione dell'asfissia da un lato e riduzione dell'inoculo di microrganismi patogeni in prossimità dell'apparato radicale dall'altro".
Infatti, l'azione immediatamente a questa "bonifica" è stata quella di inoculare il Trichoderma.
Novembre/gennaio: terzo intervento
"Abbiamo ritenuto che il periodo tra novembre e gennaio fosse quello più consono all'introduzione del Trichoderma perché le basse temperature del terreno e il suo maggiore grado di umidità permettono al fungo utile di svilupparsi a pieno. L'obiettivo dell'introduzione del Trichoderma attraverso Remedier di Gowan, a base di Trichoderma asperellum e Trichoderma gamsii, è stato quello di sottrarre spazio vitale utile alla proliferazione di funghi patogeni, prendendo possesso della porzione di terreno immediatamente circostante all'apparato radicale. Ci teniamo a precisare che è possibile applicare il Remedier raggiungendo ottimi risultati fin quando la temperatura del terreno è superiore ai 10 °C.
Insieme al Trichoderma, è stato aggiunto uno specifico prodotto prebiotico, il Vhera Life di Biolchim che, grazie alla sua formulazione ricca, fra l'altro, di sostanze nutritive ad elevato valore biologico, ha avuto la funzione di nutrire la microflora benefica del suolo, fornendo in questo modo sostentamento al Trichoderma e garantendogli un migliore sviluppo".
Fine gennaio: azione di nutrizione
Sapendo con certezza che l'utilizzo di sostanza organica è l'operazione più idonea per lo sviluppo di microrganismi e, di conseguenza, per il riequilibrio del buono stato di salute del suolo, lo staff di Perfarelalbero ha deciso di utilizzare, nella fase di concimazione di fondo, Orga-Kem 10.5.5 di Biolchim. "Si tratta - spiegano i tecnici - di azoto completamente in forma organica a lenta cessione. Questo assicura una nutrizione equilibrata e duratura nel corso dell'intero ciclo vitale della pianta. Inoltre, l'elevato contenuto di carbonio organico al suo interno, stimola non solo l'attività microbiotica, ma anche la fertilità del terreno, migliorando l'assorbimento degli elementi nutritivi".
Ripresa vegetativa: ultimo intervento di difesa e biostimolazione
L'ultima operazione di difesa e biostimolazione messa in campo dallo staff è stata quella di intervenire tramite l'impiego di 3 prodotti combinati fra loro:
- Nov@;
- Bio-Help Plus;
- Active Plus.
"Grazie all'elevata quantità di fitosaponine di cui è ricco Nov@ di Biolchim, siamo riusciti a stimolare l'emissione e la crescita delle radici, migliorando la struttura del terreno ed ottimizzandone l'assorbimento idrico.
L'utilizzo del Bio-Help Plus di Biolchim, invece, è stato indispensabile per fornire alla pianta resistenza agli stress ambientali: la glicinbetaina contenuta al suo interno, infatti, ha dato modo alla pianta di preservare le proprie funzionalità metaboliche. Per assicurarci un azione di difesa.
Per assicurarci un'azione di difesa, inoltre, abbiamo introdotto, tramite Active Plus di Lg Italia, diverse specie di Bacillus che agiscono in sinergia fra loro, all'interno del terreno: andando a posizionarsi intorno alla radice, questi batteri evitano che i patogeni si avvicinino alla pianta sia togliendogli spazio e nutrienti, sia attraverso la produzione di metaboliti che li aggrediscono. Questo consorzio di batteri svolge un'azione biostimolante, migliorando l'assimilazione del fosforo già presente nel terreno e inducendo la pianta a produrre auxine".
Gestione irrigua
(Fonte: Perfarelalbero)
L'ultimo punto su cui lo staff ha concentrato il proprio interesse ha riguardato la correzione dell'irrigazione del campo di kiwi, che, al momento del suo arrivo, utilizzava un sistema a doppia ala gocciolante: "La nostra esperienza ci insegna che se il kiwi viene irrigato esclusivamente attraverso la doppia ala gocciolante, il terreno immediatamente sottostante all'ala tenderà a compattarsi e, per questo, contribuirà a creare una situazione di asfissia. In caso di fertirrigazione, quello dell'ala gocciolante è un sistema che continuiamo a consigliare. Tuttavia, per l'irrigazione di arboree preferiamo l'utilizzo degli aspersori".
Il team spiega in questo modo la scelta dell'utilizzo di un nuovo sistema idrico: "Quando abbiamo scavato il terreno, ci siamo resi conto che l'apparato radicale lavorava nei primi 20-30 centimetri di terreno, esattamente la zona in cui si trovano le radici attive della pianta. Così, abbiamo deciso di correggere il sistema d'irrigazione, mediante l'impiego di aspersori. Nello specifico, abbiamo utilizzato gli aspersori Aquasmart Rivulis, che ci hanno garantito un ottimo risultato. Attraverso il loro impiego, infatti, siamo riusciti ad irrigare costantemente questa parte di suolo, evitando la formazione di ristagni idrici in prossimità del colletto, dove si trovano le radici meno attive.
Ci teniamo a precisare che tutte le accortezze che siamo riusciti ad avere in merito ad una corretta gestione dell'irrigazione sono state possibili grazie all’impiego di sonde multilivello che, misurando l'umidità ad intervalli di 10 sentimetri, garantiscono un perfetto controllo dell'umidità del suolo, consentendoci di evitare la creazione di condizioni favorevoli per la proliferazione di funghi patogeni".
(Fonte: Perfarelalbero)
A fine intervento, come dimostra la foto gentilmente concessa dal cliente dopo l'intervento dei tecnici dell'e-commerce specializzato nella vendita di fitofarmaci online, il campo risulta in ottimo stato di salute e di produzione, con piante regresse pari a zero.
(Fonte: Perfarelalbero)
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