2022
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Fertilizzanti: prezzi alle stelle e carenza di alcune specialità

Lo scorso 5 aprile Compo Expert ha organizzato a Bari un convegno con l'obiettivo di fornire alla comunità agricola gli strumenti più adatti per affrontare al meglio questo particolare momento

Fertilizzanti: prezzi alle stelle e carenza di alcune specialità - le news di Fertilgest sui fertilizzanti

Qualità ed efficacia dei biostimolanti, di fondamentale importanza per l'ottenimento dei risultati sperati (Foto di archivio)

Fonte immagine: © Miha Creative - Adobe Stock

La stampa generalista semplifica ed amplifica tutti i temi correlati alle difficoltà oggettive che il mondo intero si è trovato ad affrontare dopo gli anni bui della pandemia. Gli argomenti legati al comparto fertilizzanti vengono spesso sintetizzati in frasi ad effetto tipo: "Prezzi dei concimi fuori controllo; Mancano i fertilizzanti; Gli agricoltori non riescono a concimare; La Russia non consegna più concimi".
Ma cosa sta succedendo davvero? E, soprattutto, cosa può fare l'azienda agricola oggi per affrontare il mercato e restare a galla in questa totale confusione? Oggi più che mai è importante saper selezionare le informazioni provenienti dagli organi di stampa così come è necessario parlare di efficienza nutrizionale.

Il convegno di Compo Expert si è aperto con l'introduzione del Marketing manager, Pietro Costanza che ha illustrato brevemente i temi sopra descritti.

 

La prima relazione è stata quella di Mariano Alessio Vernì di Silc Fertilizzanti Srl che ha toccato prevalentemente temi di mercato. Dopo aver richiamato alcuni concetti legati alla convenienza economica sull'impiego dei mezzi tecnici, si è passati al confronto tra i prezzi del 2008 (altro anno anomalo) e quelli del 2021-2022: molte le analogie e la cosa dovrebbe tranquillizzare in quanto le bolle si esauriscono nel volgere di pochi mesi. L'analisi per comparti ha evidenziato che i prezzi dell'azoto hanno ormai raggiunto i massimi e si avvertono i primi segni di flessione. Più critica la situazione per fosfatici e potassici con i primi con prezzi ancora in aumento e i secondi difficili da reperire nonostante le quotazioni record. Infine, con dati oggettivi, tabelle e grafici, si è dimostrato che molte notizie sono prive di fondamento e che, prima di sentenziare, sarebbe il caso di documentarsi.

 

È seguito l'intervento di Rouphael Youssef, professore di Orticoltura e Floricoltura dell'Università di Napoli Federico II, che è entrato nel vivo della formazione agronomica spiegando cosa sono ed a cosa servono i biostimolanti. La maggior parte dei prodotti in commercio è costituita da sostanze a base di estratti di alghe, idrolizzati proteici, sostanze umiche, silicio ma anche di prodotti microbici, i funghi micorrizici e i Pcpr. L'intera famiglia si deve considerare come una vera e propria innovazione agronomica per l'importanza del ruolo svolto in quanto mezzo sostenibile per incrementare le produzioni e modulare la qualità. I biostimolanti hanno tre obiettivi principali: il primo è incrementare l'efficienza nutrizionale dei nutrienti e soprattutto dei macronutrienti come l'azoto e il fosforo; mitigare gli effetti negativi degli stress abiotici (salinità, le alte e basse temperature, la siccità); incrementare la qualità dei prodotti e di conseguenza aumentarne il valore commerciale e quindi in definitiva aumentare il reddito dell'agricoltore.

 

Nico Martinelli, Product & Crop manager di Compo Expert, ha affrontato il tema della qualità ed efficacia dei biostimolanti, di fondamentale importanza per l'ottenimento dei risultati sperati. Il catalogo dell'azienda contiene prodotti di elevato valore tecnologico che garantiscono ottimi risultati perché frutto di anni di esperienze e di utilizzo in campo su svariati areali e colture in tutto il mondo.
Recentemente sono stati lanciati due nuovi prodotti a base di microalghe (Basfoliar Spyra SL) e di silicio monomerico totalmente assimilabile con glicina betaina (Basfoliar Si SL) che stanno già dando soddisfacenti risultati. Ha quindi poco senso utilizzare prodotti senza alcuna tecnologia, esagerare nelle dosi, distribuire nei momenti sbagliati o, peggio ancora, somministrare elementi nutritivi nelle fasi fenologiche in cui non sono utili. Le ricadute sono tanto di natura ambientale quanto economica visto che comportano ripercussioni sul reddito dell'agricoltore che investe su prodotti, oggi più che mai costosi, che si disperdono poi nell'ambiente.

 

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Ha infine concluso Angelo D'Accolti, Product & Crop Manager, che si è concentrato sugli aspetti di efficienza e strategia nutrizionali, con Compo Expert che ha ben chiaro che questi concetti, se attuati correttamente, comportano benefici economici per l'intera filiera. La frase "il fertilizzante più adatto alla giusta dose" non è solo uno slogan in quanto sono 7 i pilastri su cui si basa la strategia dell'azienda e dai quali scaturisce la risposta più idonea per fronteggiare il rincaro dei fertilizzanti e affrontare seriamente il tema della sostenibilità ambientale.

  1. Attuare una nutrizione che segua principi di ottimizzazione delle unità fertilizzanti.
  2. Somministrare quando serve.
  3. Somministrare ciò che serve.
  4. Stimolare un aumento dell'apparato radicale per una maggiore superficie assorbente di acqua e nutrienti (concime incluso).
  5. Stimolare un aumento dell'attività fotosintetica per una maggiore produzione di metaboliti per cm2.
  6. Utilizzare tecnologie che riducono le perdite di azoto nell'ambiente, permettono un rilascio graduale nel tempo e una riduzione del numero di interventi.
  7. Valorizzare il suolo migliorandone la fertilità.

 

Eugenia Tron, managing director di Compo Expert, ha infine ringraziato i relatori e salutato i partecipanti.

 

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(Fonte: AgroNotizie)

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