La
zucca è una coltura che preferisce dei
terreni fertili e freschi, ben preparati con una
profondità di lavoro di 30-35 cm.
Le sue esigenze dal punto di vista del
pH del terreno si collocano tra pH 6,0 e 7,0.
La zucca è una pianta ad elevate esigenze termiche: predilige
ambienti temperati e sono da evitare quegli ambienti caratterizzati da un’elevata siccità.
I valori ottimali di temperatura sono di 15-18°C la notte e 24-30°C il giorno. La temperatura del terreno, a livello delle radici, ha un effetto importante sulla crescita della zucca, con valori ottimali attorno i 20-22°C. A 10-12°C la pianta arresta la crescita.
La zucca è mediamente sensibile agli eccessi di boro ed alla salinità.
Concimazione
Per quanto riguarda
azoto, fosforo e potassio, essi vengono assorbiti in misura proporzionale all’accumulo di sostanza secca della pianta; ciò significa che i massimi valori si registrano durante la fioritura e l’ingrossamento dei frutti o peponidi, mentre i dati inferiori di assorbimento si verificano nelle prime fasi del ciclo.
La
zucca esige una concimazione completa che, a seconda della fertilità del terreno, potrà consistere nella somministrazione ad ettaro di 400-800 quintali di
letame ben maturo, 300-500 kilogrammi di fosfo-azotati e 100-300 kg di solfato potassico, o concimi NPK complessi come che apportano sia Azoto che Fosforo che Potassio, distribuiti su tutta la superficie o meglio in forma localizzata.
Un
piano di concimazione razionale deve essere basato sulla conoscenza delle caratteristiche fisico-chimiche del terreno in modo da stabilire un adeguato programma di concimazione e verificare la necessità di effettuare o meno una concimazione di arricchimento. È buona norma che l’
analisi del terreno, almeno nella sua parte chimica, non sia più vecchia di 5 anni.
Coltivazione
Tra le più conosciute nel nostro paese possiamo citare le seguenti
varietà:
- Zucca marina di Chioggia
- Zucca mantovana
- Zucca invernale di Napoli
- Zucca grigia di Bologna
- Zucca Turbante, molto coltivata nell’Italia centrale e meridionale
- Zucca violina di Ferrara
- Zucca Serpente di Sicilia
- Zucca Castellazzo Bormida, della provincia di Alessandria
- Zucca Lardaia, originaria di Siena.
Le zucche vengono considerate come una
coltura da rinnovo e la sua coltivazione richiede la stessa precauzione per le altre
cucurbitacee, di evitare un ritorno troppo ravvicinato sullo stesso terreno.
Appena dopo l’inizio della raccolta, si dovranno cominciare le concimazioni azoto-potassiche, preferibilmente per fertirrigazione, impiegando nitrato di potassio (KNO
3) o fertilizzanti NPK solubili con alto rapporto di N e K.
La
semina si inizia appena cessato il pericolo delle gelate tardive, si fa in posta e si protrae scalarmene fino a fine maggio.
Il
seme viene messo in buchette alla distanza di 1 metro lungo un piccolo solco, sempre alla distanza di 1 metro per le zucche a cespuglio e fino a 2 metri per le zucche a tralcio di grande sviluppo.
In ogni posta o buchetta si mettono di solito 2-3 semi e sono necessari 3-5 chilo grammi di seme per 1000 m quadrati di terreno. Dopo una settimana dalla nascita, si fa il diradamento, lasciando una pianta per posta.
Cure colturali
La pratica delle
cimatura, è un operazione necessaria durante lo sviluppo delle piantine, per favorire e gestire la crescita dei frutti. Sono apprezzate delle accurate sarchiature e concimazioni in copertura con abbondanti irrigazioni.
In generale occorre un
volume irriguo stagionale di 1.000-2.000 mc/ha (a seconda dalle piogge).
L’acqua d’irrigazione non deve avere un indice di
salinità superiore a 1,4-1,8 mS/cm come EC.