Loti (kaki)

Classificazione coltura: Fruttiferi > Fruttiferi minori
Loti (kaki) - Coltivazione e fertilizzanti consigliati - Colture - Fertilgest
Classificazione botanica
Famiglia: Ebenacee
Genere: Diospyros
Specie: Diospyros kaki L.
Il Loto (Kaki o Diospiro) è una pianta originaria della Cina poi diffusa in Corea, Giappone ed altri Paesi, introdotta in Italia alla fine del secolo scorso. Viene detto anche mela d'Oriente. Il kaki è oggi considerato "l'albero della pace", perché alcuni alberi sopravvissero al bombardamento atomico di Nagasaki nell'agosto 1945.
In Italia sono coltivati 2.700 ha (dati Istat 2018). La Campania e l'Emilia Romagna rappresentano da sole circa il 90% della produzione nazionale. Il restante 10% è suddiviso tra Sicilia, Veneto e Marche.
frutti commestibili sono detti “Loti”, “Diospiri” o “Kaki mela”. Questi ultimi vengono consumati sia più acerbi (denominati commercialmente "loti vaniglia") sia a uno stato avanzato di maturazione (denominati commercialmente "loti morbidi").
Una tecnica per accelerare la maturazione consiste nel conservare i cachi in celle frigorifere insieme con frutti che producono etilene (mele) con atmosfera ricca di ossigeno e temperatura intorno ai 30 °C.
La specie può essere ritenuta monoica in alcuni casi, dioica in altri e poligamo dioica in altri ancora, in quanto le diverse cultivar possono portare fiori femminili (pistilliferi), maschili (staminiferi) e completi (ermafroditi).
Fiorisce sui rami dell'anno.
Limiti pedoclimatici: non è molto resistente al freddo e non sopporta le gelate tardive. Sono da evitare zone ventose perché in loro presenza i rami e le branche col carico dei frutti sono soggetti a rotture.
Preferisce i terreni sciolti e ben drenati, l'eccesso idrico provoca marciume.
I frutti sono costituiti da una grossa bacca generalmente sferoidale, talora appiattita e appuntita di colore giallo-aranciato e astringenti, normalmente eduli (commestibili) solo dopo che hanno raggiunto la sovramaturazione e sono detti ammezziti (con polpa molle e bruna).
La preponderante consuetudine di coltivare piante fruttificanti in maniera partenocarpica non esclude la possibilità dell’esistenza di cultivar che hanno completamente o parzialmente la proprietà di produrre frutti ottenuti da fecondazione, spesso già eduli alla raccolta; questi frutti, ovviamente provvisti di semi, hanno polpa bruna, soda.
Esistono anche kaki che producono frutti partenocarpici non astringenti, quindi già pronti per il consumo fresco al momento della raccolta allo stato apparente di frutto immaturo (duro).
I primi 10 maggiori produttori di loti nel mondo in tonnellate sono (dati 2018):
Cina: 3.000.000, Spagna: 500.000, Corea del Sud: 340.000, Giappone: 200.000, Azerbaigian: 160.000, Brasile: 155.000, Taiwan: 84.000, Uzbekistan: 70.000, Italia: 49.000, Israele: 28.000

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Ha
ton
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Per la coltivazione del Kaki i terreni migliori sono quelli freschi, fertili ed areati. Si adatta comunque anche a terreni poveri, conferendo discrete produzioni. Anche se il kaki non è particolarmente esigente in fatto di concimazioni, è bene effettuare all’impianto una concimazione organica, applicando compost o letame maturi agli strati più superficiali della terra di copertura della buca.
Il kaki trae sicuramente giovamento da concimazioni azotate frazionate nel periodo compreso tra la ripresa vegetativa (febbraio-marzo) e la primavera (maggio-giugno). Efficace anche un limitato apporto di azoto a lenta cessione, assieme a fosforo e potassio, all'inizio d'autunno.
Il kaki è pianta che non ha bisogno di acqua in grandi quantità, visto anche l'elevata sensibilità ai ristagni idrici. Tendenzialmente tollera bene la siccità, ma se si vuole ottenere una buona pezzatura è necessario irrigare nei periodi siccitosi per evitare stress. Nella coltura specializzata è prevista la realizzazione d'impianti d'irrigazione a goccia.
L’azoto è un costituente importante per le proteine come per altri numerosi composti, ed è il principale fattore di accrescimento per le piante. Si trova più o meno equamente distribuito nei tessuti delle piante, radici, legno e foglie.
L’azoto viene utilizzato nelle foglie per produrre altre sostanze organiche complesse indispensabili per la formazione e l’accrescimento dei nuovi tessuti e come sostanze di riserva per la pianta.
La fase critica di presenza dell’azoto nella pianta si registra nel momento dell’allegagione e della crescita primaverile dei germogli. Un’altra fase delicata che richiede buoni quantitativi di azoto è durante la maturazione del legno in autunno.
Sono da evitare gli eccessi di azoto, che portano ad un peggioramento della qualità dei frutti.
La carenza si manifesta con uno scarso rinnovo vegetativo, con una minore produzione di frutti e una loro minore pezzatura.
In un terreno mediamente dotato e per una produzione stimata di 20-30 ton/ha, si consigliano: 100-150 kg/ha di azoto.
Il fosforo fa parte di numerosi composti organici responsabili della sintesi delle proteine e del trasporto energetico cellulare.
Il fosforo favorisce la fioritura, l’allegagione e la lignificazione. Esso è contenuto in buona quantità nelle gemme a fiore.
Il fosforo normalmente presente nel terreno, non è sempre disponibile in quanto può essere insolubilizzato e quindi non assimilabile dalle radici delle piante.
In terreni mediamente dotati di sostanza organica non è necessario prestare particolare attenzioni a questo elemento.
In un terreno mediamente dotato e per una produzione stimata di 20-30 ton/ha si consigliano 30-80 ka/ha di P2O5; 30 kg/ha in situazione di elevata dotazione del terreno; 60 kg/ha in caso di terreni con dotazione normale; 80 kg/ha in caso di terreni con dotazione scarsa.
Il potassio è un elemento importante per lo sviluppo delle piante. Esso interviene nella sintesi degli idrati di carbonio. Permette inoltre il trasporto di elementi di riserva dalle foglie ai frutti e agli organi legnosi.
La fase critica in cui è necessaria una buona quantità di potassio è durante la maturazione del frutto in fine estate.
Una carenza di potassio si verifica con effetti negativi sulla capacità di fruttificazione della pianta e sulle caratteristiche qualitative dei frutti.
In un terreno mediamente dotato e per una produzione stimata di 20-30 ton/ha 50-120 kg/ha di K2O; 50 kg/ha in situazione di elevata dotazione del terreno; 90 kg/ha in caso di terreni con dotazione normale; 120 kg/ha in caso di terreni con dotazione scarsa.

Calcio

La funzione principale del calcio nella pianta è quella di favorire la resistenza meccanica dei tessuti vegetali. Esso viene assunto in grandi quantità dalla pianta per la formazione dei frutti. Inoltre la pianta di Kaki tollera bene i terreni calcarei.


Magnesio

Il magnesio è uno dei componenti della clorofilla. La carenza di magnesio comporta riflessi negativi soprattutto sulla efficienza dell’apparato fogliare, in quanto si evidenzia con clorosi più o meno accentuate.
In un terreno mediamente dotato si consigliano 20-30 kg/ha di MgO.
 
Il kaki è tipico di ambienti temperato-caldi anche se vi sono forti differenze varietali.
Per quanto riguarda il terreno di coltivazione, i kaki richiedono un terreno sciolto, di medio impasto, che riesca a drenare bene e con un buon apporto di sostanza organica. Tuttavia riesce a crescere bene anche in terreni più argillosi.
È possibile l'inerbimento totale in zone umide.
Dal punto di vista della concimazione è bene integrare periodicamente un po’ di sostanza organica nel terreno o, se necessario, dei concimi minerali.
Questa operazione deve essere effettuata o in autunno, con l’arrestarsi della fase vegetativa, oppure in tardo inverno-inizio primavera, alla ripresa vegetativa stessa.
Naturalmente, è sempre bene valutare le condizioni di fertilità del terreno; se è già ricco di sostanza organica evitate concimazioni ulteriori. La caduta delle foglie nel periodo autunnale e la stessa cascola di una parte dei frutti, (quasi inevitabile), consentono un adeguato apporto di sostanza organica.
La messa a dimora delle giovani piante di kaki va effettuata in autunno-inverno prestando particolare attenzione a mantenere integre le radici perché il kaki è particolarmente suscettibile alla crisi di trapianto.
La forma di allevamento è la palmetta irregolare; la piramide non si fa più per difficoltà nella raccolta.
La potatura deve limitarsi a diradare i rami che si intersecano fitti in modo da favorire l’arieggiamento all’interno della chioma e accorciare le punte dei rami dell'albero poiché sono fragili e rischiano di spezzarsi non appena le bacche iniziano a ingrossare. Tenendo conto che fruttifica sui rami dell’anno, durante la fruttificazione, questa operazione può essere più drastica se si presentasse una elevata produzione, proprio per evitare che i frutti restino troppo piccoli.
La pianta del kaki non ha grosse esigenze idriche. Tuttavia, nel periodo estivo, con l’inizio della formazione dei frutti, una situazione di siccità prolungata potrebbe dare luogo a crescita stentata e ad una irregolare formazione dei frutti. Per questo, si consiglia di intervenire con un’irrigazione di soccorso, in particolare nel periodo estivo.

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Forum - Ultima discussione su loti (kaki)

Pianta kaki con foglie macchiate

Ciao a tutti, questo è il mio primo post e volevo un parere su una situazione che non riesco a risolvere e che riguarda un'albero di Kaki di circa dieci anni. Le foglie non sono più del classico colore verde pieno da quando, due anni fa, ho somministrato del Boro per favorire l'allegagione e ridurre notevolemente la cascola. Le foglie sia giovani che vecchie sono a chiazze chiare sopratutto nella parte più esposta al sole. Il terreno è argilloso ed è stato concimato con stallatico in inverno e con concime organico in primavera. Ho fornito poche settimane fa del fosforo e del potassio e la fioritura è strabordante… Ma le foglie hanno questo colore verde chiarissimo a chiazze. Sapete aiutarmi prima dche mi rivolga al consorzio? ecco tre fotografie, grazie per i consigli. Andrea [url=http://imageshack.com/a/img834/7909/8caf5.jpg]http://imageshack.com/a/img834/7909/8caf5.jpg[/url] [url=http://imageshack.com/a/img844/9149/u3qt.jpg]http://imageshack.com/a/img844/9149/u3qt.jpg[/url] [url=http://imageshack.com/a/img845/4208/6owhs.jpg]http://imageshack.com/a/img845/4208/6owhs.jpg[/url] Andrea

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