Fertilizzazione sostenibile: nutrire le piante per un'agricoltura efficiente e redditizia
Dalla puntata di La Natura dal Campo alla Tavola su 7Gold, Compo Expert e le esperienze in campo raccontano come l'uso mirato dei fertilizzanti aumenti le rese, riduca l'impatto ambientale e sostenga la redditività degli agricoltori
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La voce di Compo Expert e le esperienze in campo raccontano come l'uso mirato dei fertilizzanti aumenti le rese (Foto di archivio)
Fonte immagine: © skarie - Adobe Stock
Nutrire al meglio le piante ma in maniera mirata, così da ridurre l'impatto ambientale e migliorare la redditività degli agricoltori.
Questo il focus della recente puntata del format televisivo La Natura dal Campo alla Tavola, andata in onda nei giorni scorsi su 7Gold. Condotto dal giornalista di settore Cristiano Riciputi, la serie va in onda sul network 7Gold la domenica alle ore 13:30.
In ogni puntata intervengono diversi attori della filiera, dalla produzione al retail, dalla ricerca alla comunicazione, collegamenti e servizi dalle aziende e dai campi coltivati.
La puntata ha messo in evidenza come la fertilizzazione moderna sia oggi un elemento chiave per garantire produttività agricola, sostenibilità ambientale e redditività per gli agricoltori.
Tra gli ospiti della trasmissione, ricercatori del gruppo Compo Expert e agricoltori che hanno condiviso le loro esperienze nell'adozione di tecniche moderne di concimazione.
Efficienza nutrizionale e sostenibilità: il contributo di Compo Expert
In collegamento con lo studio, Pietro Costanza, marketing manager di Compo Expert, ha tracciato un quadro dell'azienda e delle sue attività: "Compo Expert è una multinazionale tedesca, specializzata nella produzione di fertilizzanti e biostimolanti. Il nostro focus è l'efficienza nutrizionale: produciamo fertilizzanti che nascono grazie a dei processi tecnologici".
Costanza ha sottolineato poi che "le piante crescono grazie ad azoto, fosforo, potassio quali macroelementi, e poi vi sono i microelementi come ferro, rame, zinco tanto per citarne alcuni. Con la fertilizzazione mirata si va ad aumentare la produzione ad ettaro, in modo da poter sfamare il doppio della popolazione rispetto a decenni fa, pur avendo una superficie coltivata minore e sempre in calo".
Lo studio e la ricerca continua di Compo Expert "va proprio nella direzione di rendere più efficiente l'uso degli elementi e delle molecole chimiche da parte della pianta, così da non avere dispersioni nell'ambiente. E in tal modo si fa anche risparmiare denaro all'agricoltore pur aumentando le rese della propria coltivazione. E per ogni elemento nutritivo si utilizzano tecnologie diverse" ha precisato il marketing manager di Compo Expert.
Fertilizzanti, il mercato tra volumi e fatturati
Mariano Alessio Vernì, vicepresidente Silc Fertilizzanti ha spiegato la differenza fra i concimi a largo consumo e quelli specializzati, più di nicchia. "In termini di volumi e fatturati ci sono grandi differenze. In Italia si utilizzano circa 3 milioni di tonnellate di fertilizzati di base di largo consumo, ad esempio per colture estensive, mentre per gli specialistici l'ordine di grandezza è di 10 volte inferiore. I fatturati non hanno lo stesso rapporto in quanto le commodity fatturano meno in termini relativi mentre i concimi specialistici sono per coltivazioni ad alto reddito come quelle frutticole".
A livello di mercato internazionale, "l'Italia importa molti concimi di base ed esporta una buona quantità di fertilizzanti specialistici", ha precisato Vernì.
Esperienze sul campo: agricoltura di precisione e biostimolanti
L'esperienza dell'azienda Proni
Le telecamere di 7Gold si sono poi accese in campo, nello specifico nell'azienda agricola Proni di Lugo (Ra). Agide Proni ha mostrato la raccolta di una mela club. "Oltre alle mele coltiviamo pere, pesche, albicocche e siamo anche fornitori di agroprodotti. Facciamo inoltre sperimentazione su indicazione di Compo, testando prodotti ad alta specializzazione. L'Unione Europea chiede di ridurre l'uso della chimica e noi sperimentiamo alternative a basso impatto ambientale in grado di aumentare comunque la pezzatura dei frutti. Proviamo inoltre prodotti di origine naturale, nel dettaglio derivanti da alghe. Riducendo l'uso dei concimi di sintesi del 25%, riusciamo comunque a ottenere, con questi preparati naturali, frutti di buona pezzatura e ottime qualità organolettiche".
Questa diminuzione di molecole chimiche mette comunque in difficoltà l'azienda agricola, per questo la ricerca è fondamentale per mantenere in vita la filiera europea, partendo dagli agricoltori. "Gli estratti di alga trattati in un certo modo, sono biostimolanti naturali. Le alghe sopravvivono in condizioni proibitive di luce, salinità e pressione. Concentrando certe sostanze derivanti da alghe si riesce a migliorare le performance delle piante da frutto" ha precisato Costanza.
Viticoltura e sostenibilità: il caso di Valdobbiadene
Il servizio successivo ha descritto una realtà viticola in Valdobbiadene. Andrea Dalla Libera dell'azienda agricola Foghera (16 ettari) ha detto che "i consumatori sono sempre più attenti non solo al prodotto finale (il vino), ma anche alle tecniche di produzione durante tutto l'anno. Compo Expert ci fornisce fertilizzanti a basso impatto ambientale così da avere una sicurezza sul vino che imbottigliamo. Grazie all'uso di prodotti altamente performanti dobbiamo entrare in campo sempre meno, riducendo l'inquinamento e i costi. Negli ultimi 30 anni fare l'agricoltore, e il viticoltore in questo caso, è cambiato tantissimo con un uso sempre più spinto delle tecnologie allo scopo di dare meno input pur ottenendo di più".
Agricoltura come servizio: la visione di Compo Expert
L'ultimo intervento è stato quello di Panos Chamakiotis, direttore area Sud Europa, Middle est e Africa di Compo. Di recente Chamakiotis ha pubblicato il libro "F.o.o.d" sui temi non solo dell'alimentazione in senso generale, ma anche della sostenibilità e dell'attualità a livello mondiale. "L'agricoltura è di nuovo la nostra principale speranza per fornire risposte. Il libro non si riferisce al solo cibo, ma più in generale sulle trasformazioni che stiamo vivendo, dai problemi geopolitici ai cambiamenti climatici sul fronte agricolo, con sfide globali che solo l'agricoltura può aiutare ad affrontare e Compo è una delle principali aziende che affronta queste sfide. Compo sostiene il concetto di agricoltura come servizio, quindi l'industria deve cambiare prospettiva, mettendo al primo posto non più il prodotto ma il servizio".
"I fertilizzanti moderni non inquinano e non fanno male alla salute - ha concluso Pietro Costanza - anzi, ci permettono di sfamare il mondo. Non devono essere quindi demonizzati ma conosciuti".