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Grano, qualità e sostenibilità le carte vincenti

Dal quadro della produzione nazionale, al tema della tracciabilità, passando per i concimi organo minerali di Scam. Sono stati numerosi i temi affrontati nel corso del convegno che si è tenuto a Fico Eataly World

Grano, qualità e sostenibilità le carte vincenti - le news di Fertilgest sui fertilizzanti

'Filiera del grano, la sostenibilità come motore dell'agroalimentare italiano'

Sostenibilità e redditività della filiera del grano al centro del convegno dal titolo 'Filiera del grano, la sostenibilità come motore dell'agroalimentare italiano', evento che si è svolto al Centro congressi di Fico, Bologna, il 22 novembre 2018.
Moderatore è stato Oscar Farinetti, fondatore di Eataly: "La mia personale visione - ha detto Farinetti, in apertura - è che non occorre aumentare la produzione, dobbiamo seminare grandi grani, fare pasta di altissimo livello, in modo che ai nostri produttori possa essere riconosciuto un prezzo superiore".

Un quadro della produzione nazionale di frumento è stato tracciato da Francesco Bertolini, Università Bocconi. Una presentazione che ha evidenziato il fatto che la produzione nazionale di grano non soddisfa la domanda interna, è quindi necessario migliorare al tempo stesso produttività dei terreni agricoli e qualità della granella per soddisfare le richieste dell'industria della pasta made in Italy. La produzione media annua italiana di grano duro copre solo il 60-70% del fabbisogno, inoltre solo il 35% ha un contenuto proteico superiore al 13%. I produttori che riescono a raggiungere un'elevata qualità, seguendo determinati percorsi tecnici mirati, vengono premiati in termini di remunerazione economica.

Allo stesso tempo la sensibilità alla tracciabilità aumenta e l'attenzione da parte dell'opinione pubblica alla sostenibilità ambientale impone ai produttori pratiche agricole che ottimizzino l'utilizzo degli input. In questa direzione vanno i concimi organo minerali, determinanti in un approccio di tutela del suolo e di sostenibilità della filiera cerealicola.
Secondo i dati Horta, spin off dell'Università Cattolica di Piacenza, i concimi organo minerali offrono diversi benefici, un minor impiego di fosforo, una miglior efficacia d'assorbimento, cessione graduale dell'azoto e minor rischio di dilavamento, possibilità di somministrazione in dose unica, aumento della Plv (+5/8% in media, dati 2014-2017), caratteristiche qualitative della granella migliori. Il beneficio in termini economici a ettaro è stimabile intorno ai 123 euro, con un +7%.

A proposito di concimi organo minerali, quelli prodotti da Scam hanno il valore aggiunto di una certificazione Epd (Environmental product declaration), documento volontario che ne attesta le prestazioni ambientali tramite categorie di parametri calcolati in base all'analisi del ciclo di vita, seguendo gli standard della serie ISO 14040. "C'è un legame molto importate e stretto fra concime organo minerale e sostenibilità, lo abbiamo realizzato grazie all'uso di materie prime di origine organica e all'utilizzo in azienda di fonti rinnovabili" ha detto Felice Lo Faso, direttore generale di Scam. "L'organo minerale ha un'attività a lento rilascio, si rende quindi disponibile gradualmente e questo crea maggiore efficacia per le piante. Gli studi poi dimostrano che il suo utilizzo produce maggior reddito per l'agricoltore, c'è quindi anche sostenibilità economica".
 

Anche la ricerca varietale gioca un ruolo centrale nel tentativo di ottenere un prodotto di qualità migliore, maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale, senza dimenticare la sempre più cogente necessità di adattarsi ai cambiamenti climatici. "In passato ci siamo concentrati sulla ricerca di nuove varietà, per quanto riguarda il grano duro, ad elevato indice di giallo della semola, alto contenuto proteico e ottima qualità del glutine. La ricerca va avanti ma, oggi, la nuova frontiera sono grani con caratteristiche salutari. Bisogna poi tenere a mente quanto sia importante, in termini di sostenibilità, avere grani che dovranno adattarsi alle mutate condizioni climatiche e andare verso la riduzione dell'impronta carbonica. Grande attenzione c'è poi alle varietà resistenti ai patogeni fungini", ha detto Andrea Demontis del Conase.
 

Oltre agli interlocutori già citati, al convegno di Bologna sono intervenuti molti altri relatori, in un dibattito animato: da A. Villani, Ager - Borsa merci di Bologna a C. Faenza di Coop Italia, da C. Malavolta della Regione Emilia Romagna al sottosegretario MipaaftA. Pesce, per quanto riguarda la prima sessione dei lavori. Nella seconda sessione si sono confrontati: M. Pirani di Progeo e sono stati ascoltati due casi aziendali con P. Meriggi di Horta e C. Ronchi di Barilla.

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