2017
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Fertirrigazione ed efficienza in campo

Soluzioni efficienti abbinate alla fertirrigazione organica, questo il filo conduttore della giornata del 27 settembre 2017 organizzata da Acquafert Agri e Dekalb

Fertirrigazione ed efficienza in campo - le news di Fertilgest sui fertilizzanti

La giornata in campo si è tenuta in tre diverse aziende agricole tra le province di Cremona e Mantova

Lo scorso 27 settembre si è tenuta la giornata in campo 2017 Acquafert Agri e DekalbMonsanto.
L’evento era itinerante e prevedeva la visita in tre diverse aziende agricole tra le province di Cremona e Mantova. Il filo conduttore di quest’anno riguardava le soluzioni efficienti ed intelligenti abbinate alla fertirrigazione organica.


Azienda agricola Agriferr

Impianti a goccia con manichetta annuale abbinata alla fertirrigazione organica.
Superficie totale: 83,50 ettari

La prima tappa della giornata è stata l’Azienda agricola Agriferr di Rivarolo Mantovano (Mn). All’interno dell’azienda è presente un digestore anaerobico che fornisce i reflui poi impiegati nella fertirrigazione.
Gli impianti di irrigazione a goccia sono dislocati sia negli appezzamenti attorno al corpo aziendale, sia a circa 5 Km di distanza. Tutti sono seminati a mais.

L’Azienda Agriferr è un bell’esempio di smart farm: grazie ad un sistema integrato e a soluzioni tecnologicamente avanzate, riesce a valorizzare i reflui reinserendoli nel ciclo produttivo.
Ciò è possibile grazie alla presenza di un microfiltro Sepcom Wam che permette di ottenere un liquido fertilizzante con particelle di dimensioni così piccole (le maglie del filtro sono di 15 micron) da non rappresentare un problema per tubature e irrigatori.

Il microfilitro ha un funzionamento molto semplice e dimensioni compatte. Generalmente, in condizioni ottimali, può arrivare ad una portata di filtrazione di 15 m3/h. Si tratta ovviamente di un dato estremamente variabile perché dipende dalle caratteristiche del refluo trattato.

Il prodotto in uscita è di due tipi: da una parte esce il liquido microfiltrato pronto per essere inviato al sistema di fertirrigazione; dall’altra c’è uno scarto semisolido con un tenore di sostanza secca che va dall’8% al 16%. Quest’ultimo viene rimandato nella vasca da cui si alimenta il separatore. Per capire la quantità di liquido fertilizzante ricavato, si pensi che con 10 m3/h, si otterranno 8 m2/h di liquido microfiltrato e 2 m2/h di sostanza semisolida.

Nel 90% dei casi non c’è bisogno di un sistema di lavaggio, ma nel caso di Agriferr le particolari caratteristiche del digestato lo hanno reso necessario. Si tratta tuttavia di un sistema che non spreca risorse idriche ed energetiche per la pulizia: è lo stesso liquido microfiltrato che libera la macchina dai residui grazie ad un flusso interno di prodotto che porta costantemente il solido all’esterno del microfiltro.

Il digestato liquido viene quindi immesso nel sistema di irrigazione ad ala gocciolante. Per ottimizzare il sistema è stato utilizzato un gocciolatore di nuova generazione e un’ala gocciolante non autocompensante pensata per gocciolatori a bassissima portata. Si parla di 0,5 l/h, la più bassa sul mercato. Questo permette di risparmiare anche sui costi dell’intero impianto irrigazione poiché tutto è tarato per portate molto limitate con un’economia impiantistica non trascurabile.

Il gocciolatore nella parte interna ha un filtro che impedisce allo sporco di entrare ed ostruirlo. Una simile soluzione, indipendentemente dall’utilizzo della feritirrigazione, è essenziale quando si ha decide di installare un impianto fisso che deve durare 10 o 20 anni.

Per migliorare il controllo sulle colture, l’Azienda Agricola Agriferr utilizza il sistema Aquatek® di Dekalb. Si tratta di un software che integra i dati provenienti dal terreno, dal meteo e da foto satellitari. Lo sfruttamento delle immagini satellitari è l’aspetto più innovativo del progetto.

Le foglie di una pianta di mais morta, malata o sana riflettono la luce in maniera diversa. Aquatek®, in maniera scientifica, va a vedere la differenza tra la luce assorbita e riflessa della pianta, tramite un algoritmo stima il consumo idrico che sovrapposto agli altri indica come e quando è meglio irrigare o se ci sono situazioni di sofferenza da controllare.

Il sistema divide il campo in porzioni di 6mx6m ed elabora una mappa dove assegna un colore a ciascuna parcellizzazione a seconda della sua salute.
Colorazioni diverse non significano 'malattie', ma semplicemente che il mais si sta comportando in maniera anomala e quindi va controllato.

Questi dati vengono poi incrociati automaticamente con i dati meteo e del terreno, per aiutare a capire se è utile o meno procedere con l’irrigazione o la fertirrigazione.
Con Aquatek® le decisioni sulla gestione del campo non sono più affidate alla semplice osservazione, ora c’è un supporto tecnologico che grazie ad elementi scientifici e misurabili consente una maggiore conoscenza e capacità decisionale.

Attualmente Aquatek® viene utilizzato in 350 aziende in tutta la pianura padana per controllare una superficie di 20.000 ettari di mais. Il sistema evita al mais di andare in stress, impedisce lo sviluppo di tossine, aiuta ad incrementare la produzione oppure a mantenere la produzione riducendo lo spreco di risorse e, dunque, di denaro.
 
 

Azienda agricola Griffini

Impianto di irrigazione con ranger pivottante.
Superficie totale irrigata: 17,60 ettari

La seconda tappa della giornata in campo 2017 è stata l’Azienda agricola Griffini a Drizzona (Cr). In questo caso è stato installato un ranger che percorre una forma a 'L'.

La forma dell’appezzamento si prestava bene all’utilizzo di un lateral move, così si è optato per una macchina da 144 m che cammina parallelamente alla strada per tutta la lunghezza del campo. Arrivata in fondo, pivotta all’interno senza irrigare e si porta sul lato Nordovest. Risale la seconda metà del campo irrigando e al termine fa il percorso a ritroso, senza irrigare, per tornare al punto di partenza.

È stata realizzata una guida a solco che dà la direzione alla macchina. L’alimentazione necessaria è estremamente contenuta: il gruppo elettrogeno consuma 11 kWh con due motori.
Per compensare alcune piccole zone non raggiunte dal ranger, sono stati previsti piccoli irrigatori tradizionali a schiaffo.

L’approvvigionamento idrico è gestito da una vecchia pompa a cardano rinnovata e riadattata, che aggiunge un getto finale di 35 m di raggio così da arrivare anche nei luoghi non raggiunti fisicamente dalla macchina.
I ranger di questo tipo possono trascinare tubi da 300 a 600 m. Se il percorso è più lungo, si ricorre a più manichette da agganciare e sganciare di volta in volta.

Adelelmo Sanguanini, direttore di Acquafert Agri, ha spiegato: "Lo scorso anno siamo riusciti ad avere la rappresentanza in Italia dei pivot del Grupo Chamsa. Sono tra le macchine più diffuse al mondo e, non a caso, molto affidabili".

Questa partnership ha portato uno dei progettisti Acquafert Agri in Spagna per un periodo di formazione che ora consente all’azienda cremonese di progettare e offrire assistenza agli impianti pivot di tutte le marche presenti sul mercato.
"Così ora siamo tra i pochissimi in Italia ad avere tecnici interni in grado di offrire una realizzazione complessiva dell’impianto: pivot abbinato a subirrigazione o idranti a scomparsa nelle aree non coperte", conclude Sanguanini.

L’impianto prevede la fertirrigazione organica tramite l’iniezione di digestato. Proprio grazie allo studio di nuovi sistemi per la fertirrigazione organica, Acquafert Agri parteciperà al progetto Europeo life insieme ad Università ed enti di ricerca lombardi.
 
 

Azienda Agricola Pasquali

Impianti di irrigazione a goccia.
Superficie totale: 110,0 ettari
Sperimentazione di subirrigazione subsuperficiale su mais e medica
Superficie totale: 2,0 ettari

L’ultima visita della giornata è stata condotta presso l’Azienda agricola Pasquali di Pieve San Giacomo (Cr), dove su un appezzamento di due ettari Acquafert Agri in collaborazione con Netafim sta conducendo una sperimentazione con subirrigazione leggera per la produzione di mais e medica.

Si definisce subirrigazione light un impianto che ha una profondità molto ridotta, attorno ai 20 cm. Questo tipo ha una durata limitata nel tempo, al massimo 5 anni. Nel caso dell’Azienda Pasquali si è deciso di utilizzare una condotta principale flessibile collocata in superficie. Ciò ha consentito il contenimento dei costi e allo stesso tempo una più facile ispezione.

In caso di applicazione, rispetto ad altri tubi, è più facile da installare e rimuovere, oltre al fatto che occupa meno spazio una volta riposta. Era stata pensata come condotta secondaria, ma la leggerezza e praticità d’uso, l’hanno resa ideale per questo tipo di impianti. La condotta flessibile ha partenze premontate per installare le ali gocciolanti a distanze fisse a seconda delle esigenze e della coltura in atto.

È prodotta in un materiale plastico con una tessitura particolarmente resistente che quando va in pressione non si deforma, impedendo alle ali di muoversi. A differenza dei materiali tradizionali, dilatandosi non dà luogo a quelle microfratture che nel tempo portano a perdite di pressione, crescita di infestanti e disagi simili.

Sono state utilizzate ali gocciolanti autocompensanti con uno spessore ridotto. Ciò significa che il gocciolatore ha al suo interno una membrana che ne modula l’apertura e, di conseguenza, il passaggio dell’acqua, a seconda della pressione che c’è sull’impianto. All’interno di un range di pressione predefinito l’ala andrà a compensare, cioè a fare emettere, a tutti i suoi gocciolatori la stessa portata d’acqua. Questa soluzione è fondamentale quando si intende giungere all’uniformità del raccolto.

La sperimentazione della subirrigazione light su medica sta dando ottimi risultati.
Al 27 settembre erano già stati fatti quattro tagli e a giorni era previsto il quinto con una produzione di medica al primo anno di 87 quintali/ettaro. La distanza tra i tagli è stata raccorciata grazie a questa tecnica, per ottenere una produzione maggiore e la subirrigazione permette di dare acqua subito dopo il taglio. La superficie rimane asciutta, ma l’irrigazione e il taglio sollecitano lo sviluppo delle cellule della corona e portano ad un maggior sviluppo della produzione.
 

Al termine della giornata in campo 2017, Acquafert Agri ha ringraziato Dekalb – Monsanto, Netafim e Wam per il prezioso aiuto nell’organizzazione dell’evento e le Aziende agricole Agriferr, Griffini e Pasquali per la gentile ospitalità.

Tutti sono stati invitati a visitare Acquafert dal 25 al 28 ottobre in occasione delle Giornate aperte dell’azienda in concomitanza con le Fiere zootecniche internazionali di Cremona

Scarica la presentazione della giornata in campo

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