2017
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Biolchim e Ilsa, è cosa fatta

Il Gruppo bolognese rileva il 60% di Ilsa, altra primaria società del settore della nutrizione vegetale

Biolchim e Ilsa, è cosa fatta - le news di Fertilgest sui fertilizzanti

Leonardo Valenti di Biolchim e Paolo Girelli di Ilsa

E con questa fanno quattro. Nel 2008 arriva in Biolchim il fondo di "private equity" Wisequity e la Casa bolognese inizia un cammino che pare faticare ad arrestarsi. Nel 2014 avviene l'acquisizione di Cifo, azienda leader nel settore dell’home&garden. Poi nel 2015 è il turno di West Coast Marine Bio Processing, società canadese produttrice di estratti di alghe marine. Infine, nel 2016, il Gruppo acquisisce il 70% della Matécsa Kft, produttore di substrato e terriccio a marchio Florimo che gestisce una torbiera in Ungheria. Il 2017 è appena iniziato e già Biolchim spara il primo botto, rilevando il 60% di un'altra azienda di indiscusso valore tecnico e commerciale, ovvero Ilsa SpA.

Il nuovo management guidato dal Ceo Leonardo Valenti pare quindi intenzionato ad espandere la galassia di Biolchim, già di per sé tradizionalmente estesa, compiendo colpi di mercato molto ravvicinati e impattanti dal punto di vista sia tecnico, sia di marketing.

Ilsa Spa dal 1956 produce e commercializza concimi organici e organo minerali, biostimolanti e prodotti ad azione specifica. Tre gli impianti produttivi, due in Italia ad Arzignano e Molfetta e uno in Brasile a Porto Alegre, come pure robusta appare la rete di distributori sia sul mercato italiano sia su quello estero. La Casa di Arzignano, in provincia di Vicenza, ha chiuso il 2016 con un fatturato di circa 22 milioni di euro e un Ebitda di circa tre milioni.

Con questa operazione i due gruppi danno vita a uno dei più importanti poli industriali a livello mondiale nel settore dei fertilizzanti speciali e dei biostimolanti, il quale potrà ora contare su otto stabilimenti di produzione e altrettante filiali commerciali per presenza in 80 Paesi e circa 300 dipendenti, con aziende in grado di produrre tutte le principali materie prime necessarie per la formulazione di biostimolanti, come per esempio idrolizzati proteici, estratti vegetali, acidi umici e fulvici e derivati delle alghe. Ampia anche la gamma di prodotti finiti ad alto contenuto tecnologico e di elevato standard qualitativo.
 

Già robusti anche prima

Sono cresciuti, ma non è che prima fossero piccoli. Nel 2016 il gruppo Biolchim-Cifo ha infatti raggiunto un fatturato di circa 85 milioni di euro con 16,5 milioni di Ebidta mentre, includendo anche Ilsa Spa, per il 2017 raggiungerà un volume di affari di circa 115 milioni.
 
I due gruppi hanno messo a punto nei dettagli il piano di azione per sviluppare sinergie che sono soprattutto legate al cross-selling, sia a livello di mercati, sia di prodotti, al rafforzamento tecnologico e industriale in Italia e in Brasile, e all’organizzazione delle aree Ricerca&Sviluppo e Regulatory che stanno assumendo sempre più importanza nel settore dei fertilizzanti speciali, nonché agli aspetti logistici, anche grazie allo stabilimento di Molfetta.

Proseguiamo la strada di rafforzamento del gruppo sui mercati – ha dichiarato il Ceo del Gruppo Biolchim-Cifo, Leonardo Valenti – con il potenziamento industriale e tecnologico e con l’integrazione verticale che questa operazione completa. Abbiamo riscontrato una forte similitudine con Ilsa, affinità nelle linee strategiche di R&D portate avanti da entrambe le aziende negli ultimi dieci anni, per cui siamo certi che l’unione consentirà l’accelerazione di processi time to market relativi a nuovi prodotti e a nuove tecnologie”.
 
Crediamo molto in questo progetto per la forte complementarietà delle due aziende – ha commentato Paolo Girelli, presidente di Ilsa Spa – che ci consentirà di accelerare il processo di potenziamento della capacità industriale già in atto e di ampliare e completare la gamma di prodotti, nonché di accrescere in tempi rapidi la nostra posizione sui mercati esteri”.

Entrambi gli amministratori delegati hanno sottolineato l’importanza della stima reciproca per il raggiungimento in tempi brevi dell’accordo nonché la grande rilevanza della qualità umana e professionale dei due team manageriali per il successo dell’iniziativa.
 
L’operazione ha visto come consulenti di Biolchim-Cifo e del team di Wise, lo Studio Spada, Simmons&Simmons, Lab Analysis, l'avvocato Argentino Ottaviano di LTA Alliance e per Ilsa SPA Arkios e Gitti&Partners. Anche per questa acquisizione Biolchim si è avvalsa, oltre che di mezzi propri, del supporto di Unicredit.

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